
Da quel momento e per tutta la fanciullezza e adolescenza la
mafia diventa una costante. Allegro divertente a tratti, si ride, sia pure con
amarezza. Si guarda il film con gli occhi del bimbo che vive in una società che
rinnega, che si volta da un’altra parte, che non para di mafia mai. Gli omicidi
di giornalisti sono sempre e comunque “roba de fimmine. Gli piacevano le donne
degli altri”. Questa costante fa si che
Arturo pensi all'amore per una donna come una cosa che lo farà ammazzare,
quando si innamora di Flora, sua compagna di scuola elementare, non riesce a
dirglielo proprio per questo timore.
Il bimbo ha un eroe, l’unico che non conoscerà personalmente.
Infatti parla con Chinnici, con Dalla Chiesa e con altri che vedrà morire uno
ad uno, per una serie di eventi non incontrerà mai il suo eroe: Giulio
Andreotti. Gli uomini d’onore della
Palermo silenziosa e omertosa di quel tempo veleggiano nell'aria’aria, in una
famiglia, la sua, che si adegua ai silenzi, imponendosi di vivere una vita
normale, mentre il vicino di casa che si chiama
Rocco Chinnici salta in aria con la sua scorta e la sua auto. Mentre il
commissario Boris Giuliano, che ad Arturo fece conoscere un dolce alla ricotta,
viene massacrato proprio in pasticceria. Una società di una violenza inaudita all'inverosimile, che si riscatterà in parte solo dopo le stragi di Falcone e Borsellino. Intanto Arturo è cresciuto, in un TV locale fa da portatore d’acqua
per la campagna elettorale di Salvo
Lima. Finché si sveglia dal lungo letargo ed inizia a prendere coscienza, una ribellione sotto traccia. E l’ultimo viaggio fra le lapidi dei morti ammazzati
con il figliolo che ha avuto nel frattempo. Pezzi di marmo che segnano il
dolore di quegli anni, che lo fanno uscire fuori nonostante la leggerezza del
film. Ci si accorge d’un tratto di aver vissuto per due ore l’epopea di Cosa
Nostra, quella più feroce e stragista, raccontata e fatta ingoiare senza
virulenza. Ci si rende conto che Pif è riuscito a proporci uno spaccato di
società drammatico e truculento in modo leggero, con il sorriso a volte, senza
mai perdere la consapevolezza della realtà. Un film da vedere e far vedere soprattutto ai
ragazzi. Un film che merita l’applauso finale, veramente!
Nazione: Italia
Anno: 2013
Durata: 90 minuti
Regia: Pierfrancesco Diliberto (Pif)
Cast: Pierfrancesco Diliberto, Cristiana
Capotondi, Claudio Gioè, NanniBruschetta,
Teresa Mannino, Rosario
Lisma, Domenico Centamore, Maurizio Marchetti.
Produzione: Wildside, Rai Cinema
Distribuzione:
01 Distribution
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