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martedì 3 dicembre 2013

I parlamentari salentini e la TAP


L'articolo di Leccesette.it è interessante per meglio comprendere la miopia dei politici, tutti presi a renzicuperlare o a rincorrere il fuorilegge di Arcore dicendo che è un perseguitato. Leggevo della preoccupazione dei politici e della DIGOS che il movimento NOTAP potesse essere prossimamente infiltrato dai NOTAV e da non meglio identificati movimenti violenti.
Non sono il solo a dire che l'esasperazione NOTAV ha radici profonde, da quando venne decisa e letteralmente imposta alle popolazioni locali la scelta di forare montagne e spendere valanghe di milioni di euro per un'opera che in molti ritengono inutile oltre che dannosa. Eppure la politica va avanti a testa bassa con politici di tutti i colori. Con la TAP si sta andando sulla stessa china discendente. I cittadini chiedono lumi ai loro rappresentanti in Parlamento e quelli se ne scatafottono proprio, solo il Movimento Cinque Stelle risponde. Certo, ora i politici politicanti diranno che i grillini sono populisti anche per questo, perchè parlano con le persone, e si espongono, peccato non ci sia stato neppure l'ombra di un SITAP Parlamentare a dire le ragioni del suo si. 
Cari palamentari, il Salento ha già dato. Non ho i giornali dell'epoca, ma sono certo che quando si costruì  a Taranto quella che poi sarebbe diventata  ILVA, i vostri colleghi dell'epoca dissero fieri e pieni di sè frasi come: "un'opportunità di crescita per il Salento e per la Puglia". E sono certo che le stesse parole dissero quando si costruì la mortifera centrale a carbone a Cerano. Oggi sappiamo che si crepa di cancro a causa dei mancati controlli (anche della politica connivente) su quei siti. Qualcuno in realtà, a fronte delle lamentele dei tarantini, ebbe l'infelice idea di dire "ma come si lamentano? di cancro si muore più a Lecce che a Taranto". "Che botta di culo!" avranno detto i tarantini. 
Saranno i rifiuti seppelliti ovunque, però se Leuca è avvolta da un manto nero causato dalle ceneri dell'Etna, se arriva di tanto in tanto la sabbia del Sahara portata dai venti, vuoi che da Cerano non arrivi proprio nulla su Lecce? e da Taranto?  Il problema, cari politici, non è dove si muore di più, il problema è capire perchè si crepa di cancro a Lecce, a Taranto e a Brindisi più che da altre parti. 
Un atto di umiltà per favore, evitate di nascondervi quando serve e di comparire quando ci sono elezioni, soprattutto provate a stare fra le persone che vi votano, per favore.

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