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sabato 21 dicembre 2013

Evasione da Marassi. colpa della burocrazia?

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I precedenti dicono di: due omicidi ed uno tentato, rapine, estorsione, spari tra la folla ferendo un diciassettenne, stupri, detenzione di esplosivi, aggressione e detenzione di droga. Ora, giusto per non fare del facile giustizialismo, il problema non sono tanto i  pregressi del detenuto cinquantacinquenne Bartolomeo Gagliano, in fuga chissà dove, il problema grande, immenso, è la dichiarazione del direttore del Carcere, Salvatore Mazzeo che dice papale papale:
«Non eravamo a conoscenza del suo passato di serial killer. Credevamo fosse solo un rapinatore».
Il dottor Mazzeo ha il compito di dirigere il carcere e seguire le regole. Il permesso premio è stato (giustamente) concesso perchè «negli ultimi anni si era comportato bene», fanno sapere. Mail giudice di sorveglianza che c'entra? Bah! Mistero. Il problema vero è che il direttore non avesse nel fascicolo del detenuto tutta la sua storia, compresa quella delle cinque evasioni precedenti. Se così stanno le cose della burocrazia, ci tolgono anche il diritto e la facoltà di stupirci, non possiamo farlo. Mi chiedo se la Sanità funziona nello stesso modo, o la scuola. Immaginiamo un ospedale in cui scrivono solo metà della cartella clinica di un paziente, o un liceo con i registri non aggiornati da tre anni, cosa succederebbe? (O succede regolarmente?).  
A meno che il dottor Mazzeo non avesse l’obbligo di chiedere informazioni ulteriori prima di concedere un permesso, allora cambierebbero le cose.
Però è vero, se ci mettiamo nei panni di un funzionario pubblico che lavora nelle carceri, possiamo ben comprendere la sua situazione, i detenuti in Italia sono 65.891, i posti nelle celle sono 47.040-

In particolare a Marassi, secondo l’associazione Antigone (vedi scheda) ,

Contro una capienza di 450, al momento della visita (16.05.2013) i detenuti erano 803, così suddivisi:
357 in attesa di giudizio,
72 appellanti
52 ricorrenti
322 definitivi, di cui 26 ex art. 21 e 11 in semilibertà
463 stranieri, per la maggioranza marocchini e tunisini
18 con HIV/AIDS internati nel CCR.  
Altri detenuti sieropositivi esistono nelle varie Sezioni, non ancora in condizioni di sieropositività tali da esigere il ricovero.
Sono presenti circa 200 tossicodipendenti, di cui 50 sotto Metadone


Frutto perverso di una legislazione indecente, non a caso firmata dal giustizialista  post fascista Fini con i suoi compagni occasionali di merende: Bossi e Giovanardi, rispettivamente sull'immigrazione e sulle droghe. Leggi che hanno, come si evince dai numeri, riempito le carceri  ponendo l’Italia agli ultimi posti per rispetto dei diritti civili ed umani. A questo si aggiunge una burocrazia farraginosa ed il gioco è fatto. Stando così le cose, dare tutta la responsabilità al direttore Mazzeo sarebbe solo lavarsi la coscienza e vantarsi di aver punito il cattivo di turno.  

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