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I precedenti dicono di: due
omicidi ed uno tentato, rapine, estorsione, spari tra la folla ferendo un
diciassettenne, stupri, detenzione di esplosivi, aggressione e detenzione di
droga. Ora, giusto per non fare del
facile giustizialismo, il problema non sono tanto i pregressi del detenuto cinquantacinquenne Bartolomeo
Gagliano, in fuga chissà dove, il problema grande, immenso, è la dichiarazione
del direttore del Carcere, Salvatore Mazzeo che dice papale papale:
«Non eravamo a conoscenza del
suo passato di serial killer. Credevamo fosse solo un rapinatore».
Il dottor
Mazzeo ha il compito di dirigere il carcere e seguire le regole. Il permesso
premio è stato (giustamente) concesso perchè «negli ultimi anni si era
comportato bene», fanno sapere. Mail giudice di sorveglianza che c'entra? Bah! Mistero. Il problema vero è che il direttore non avesse
nel fascicolo del detenuto tutta la sua storia, compresa quella delle cinque
evasioni precedenti. Se così stanno le cose della burocrazia, ci tolgono anche
il diritto e la facoltà di stupirci, non possiamo farlo. Mi chiedo se la Sanità
funziona nello stesso modo, o la scuola. Immaginiamo un ospedale in cui
scrivono solo metà della cartella clinica di un paziente, o un liceo con i
registri non aggiornati da tre anni, cosa succederebbe? (O succede
regolarmente?).
A meno che il dottor Mazzeo
non avesse l’obbligo di chiedere informazioni ulteriori prima di concedere un
permesso, allora cambierebbero le cose.
Però è vero, se ci mettiamo
nei panni di un funzionario pubblico che lavora nelle carceri, possiamo ben
comprendere la sua situazione, i detenuti in Italia sono 65.891, i posti nelle
celle sono 47.040-
In particolare a Marassi,
secondo l’associazione Antigone (vedi
scheda) ,
Contro
una capienza di 450, al momento della visita (16.05.2013) i detenuti erano 803,
così suddivisi:
357
in attesa di giudizio,
72
appellanti
52
ricorrenti
322
definitivi, di cui 26 ex art. 21 e 11 in semilibertà
463
stranieri, per la maggioranza marocchini e tunisini
18
con HIV/AIDS internati nel CCR.
Altri
detenuti sieropositivi esistono nelle varie Sezioni, non ancora in condizioni
di sieropositività tali da esigere il ricovero.
Sono
presenti circa 200 tossicodipendenti, di cui 50 sotto Metadone
Frutto perverso di una legislazione indecente, non a caso
firmata dal giustizialista post fascista
Fini con i suoi compagni occasionali di merende: Bossi e Giovanardi,
rispettivamente sull'immigrazione e sulle droghe. Leggi che hanno, come si
evince dai numeri, riempito le carceri ponendo
l’Italia agli ultimi posti per rispetto dei diritti civili ed umani. A questo
si aggiunge una burocrazia farraginosa ed il gioco è fatto. Stando così le
cose, dare tutta la responsabilità al direttore Mazzeo sarebbe solo lavarsi la
coscienza e vantarsi di aver punito il cattivo di turno.
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