i tre ladroni |
E ancora il suo sodale Massimo Giordano che pranza a Novara mentre è ad Aosta. E le rivelazioni proseguono in centinaia di episodi del genere. Moglie e figli mandati a studiare nel nord Europa come si fa la pulizia strade ecc.
Ora sarà la magistratura a fare chiarezza,
ovviamente. Concediamo a tutti il beneficio del dubbio e siamo consapevoli che
nessuno è colpevole prima del definitivo giudizio. Però rimane l’amaro in bocca
nel vedere un rimborso ad uno strapagato presidente di regione per 22
euro. Le false dichiarazioni sono un reato a sè, la cosa che brucia veramente,
che fa male è la spudoratezza che neppure i più spregiudicati socialisti dell’epoca
di Craxi osavano. E mi tocca dare ragione a Andreotti quando disse “quelli di
prima mangiavano, però sapevano stare a tavola”. Il cotino è lo stesso che
aumenta tutto l’aumentabile, mentre mette in conto ai contribuenti anche il
gelatino per chissà chi (se le cose stanno come la G.d.F. dice è di tutta evidenza
che quel rimborso non era per lui).
In buona sostanza dove stiamo andando a finire? O meglio,
dove siamo finiti? Il fuorilegge di Arcore è stato sconfitto dalla magistratura
e non dalla politica, i suoi sodali stanno al governo assieme al PD con il
placet e la benedizione di Napolitano, un partito si è spaccato e ad un altro
che non si sa bene che fine farà. In questo pantano hanno buon gioco i cotini e
i grillini, i primi perchè hanno assorbito, sempre stando a quanto dice la G.d.F.,
tutto il peggio della politica che combattevano a parole (ricordate Roma
Ladrona?), i secondi perchè hanno buon gioco con la filosofia spicciola dello
“spacchiamo tutto e subito”, sfrugugliando nei bassi istinti di chi non ha più
voglia di credere che sia possibile un mondo diverso. Ed hanno buon gioco le
albe dorade di varia natura, che qui da noi si chiamano Casa Pound e Forza
Nuova a manovrare persone, a organizzare manifestazioni per portare un uomo solo al comando della nazione, in perfetto silvio style, in splendida conclusione del vangelo secondo Licio Gelli. A questo aggiungiamo un’Europa fortemente guidata dalle nazioni
forti che tengono sotto scacco quelle deboli. Grecia, Spagna Italia e
Portogallo stanno cedendo o sono già al tracollo, nella più rosea delle ipotesi
si arrabattano miserevolmente. Di fronte a questo scempio la domanda non
dovrebbe essere se uscire o restare in Europa, piuttosto come rimanerci saldamente e
solidaristicamente. Così com’è strutturata va bene esclusivamente ai grandi
gruppi economici, agli speculatori e alle banche. Ad oggi pare non poter
esistere un’Europa della solidarietà! Ecco il grimaldello che permette a
movimenti eversivi e populisti di fare man bassa di consensi: una classe
politica lontana dalle persone e un’Europa della moneta e non dei diritti.
Il cotino e i suoi miserevoli 22 euro sono solo il frutto di
queste situazioni, la vicenda del fuorilegge di Arcore ha invece insegnato a
questi loschi figuri che le dimissioni non si danno mai, neppure di fronte all'evidenza, neppure di fronte a condanne definitive.
Intanto aspettiamo le primarie del PD se ci
diranno, come sembra scontato, che il partito sarà guidato da un neo populista,
da un uomo della provvidenza come ormai è di moda. La politica delegata a
Fonzie, al cotino di turno. Aspettiamo anche le prossime elezioni, mentre un
parlamento di nominati si appresta a cambiare l’unico baluardo di democrazia
rimasto, la Carta Costituzionale.
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