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martedì 26 novembre 2013

Difesa del suolo? Meglio palpare il culo a minorenni.


Maurizio Bongioanni - Mentre in Sardegna si contano i danni e, purtroppo, i morti causati dall'alluvione, dalla Commissione Bilancio della Camera arriva la notizia che l'Italia non ha utilizzato 4,3 miliardi di fondi europei per la difesa del suolo.

A parlarne è stato il 19 novembre, il ministro per la coesione territoriale Carlo Trigilia, in un'udienza parlamentare: dei 5 miliardi provenienti dal Fondo Sviluppo e Coesione (Fsc) e destinati alla messa in sicurezza del territorio italiano (tra cui le regioni meridionali, Sardegna compresa) programmati per il periodo 2007-2013, ne è stato utilizzato circa 1 miliardo solamente. Il motivo? Come aveva già spiegato lo stesso Trigilia in un'altra udienza, datata 5 novembre, e come ha ripetuto il 19, il problema sta nella capacità di spesa “dovuta a carenze di tipo progettuale che rallentano o interrompono i processi di realizzazione, senza trascurare l'influenza limitante del Patto di Stabilità Interno sulla capacità di spesa delle Regioni”.  (Fonte: clicca qui).

Presidenti del consiglio inadempienti:

Maggio 2006 – maggio 2008 Presidente del consiglio: Romano Prodi (vice presidenti: Massimo D’Alema, Francesco Rutelli)
Ministro tutela del territorio e del mare: Alfonso Pecoraro Scanio -  Infrastrutture: Antonio Di Pietro

Maggio 2008 – novembre 2011 Presidente del consiglio: Silvio Berlusconi
Ministro Tutela del territorio e del mare: Stefania Prestigiacomo – Infrastrutture e trasporti: Altero Matteoli

Novembre 2011 – Presidente del consiglio: aprile 2013 Mario Monti
Ministro Ambiente e tutela del territorio e del mare: Corrado Clini – Infrastrutture e trasporti: Corrado Passera.

Aprile 2013  Presidente del consiglio: Enrico Letta

Letta in realtà è in carica da poco tempo, però è stato sottosegretario con Prodi e forse era troppo emozionato per l’incarico ottenuto per accorgersi dei soldi mai spesi.
Se vogliamo fare le pulci all'incapacità governativa possiamo dire che la scelta di rimandare al mittente quei quattrini ha contribuito a creare disoccupazione. La messa in sicurezza delle infrastrutture significava lavoro, oltre che diminuzione dei danni e dei morti per catastrofi naturali. A questo aggiungiamo le scelte criminali di quello di Arcore che, troppo preso a palpare il culo a minorenni, ha delegato alla protezione civile lo scempio de L’Aquila (new town) e tutti i “grandi eventi” da gestire, comprese le visite del papa ad Assisi, i campionati di nuoto e via dicendo. Questo ha significato: appalti, rapporti con organizzazioni non certo benefiche che si occupavano di movimento terra e, chissà, interramento di altro tipo di terra “fertile”.

E’ evidente come tutte le parti politiche siano coinvolte. Altrettanto evidente risulta, leggendo di sirene e di scie chimiche, che i nuovi movimenti sono inadeguati ad assumersi incarichi che vadano oltre il gossip e la provocazione spicciola. Chiediamo ai partiti (mi rivolgo alle sinistre, le destre, allo stato attuale, sono impresentabili) di fare una decisa virata verso la buona politica e la buona amministrazione. Insomma, chi ha mal governato si faccia da parte, chi era vicepresidente del consiglio ora non stia a pontificare e a fare lo statista, per favore. 

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