E così stiamo diventando americani, ce lo insegna Santoro. Dopo aver scoperchiato lo scandalo Clinton Lewinsky e portato il presidente americano sull'orlo dell'impeachment, un'apparizione in TV di Clinton che disse di avere mentito, fece sgonfiare il tutto.
Anche noi ora abbiamo imparato a sfrugugliare fra le lenzuola con insistenza. Così scopriamo che la sedicente fidanzata di Berlusconi "è lesbica". Ora, il problema è sapere i gusti particolari della signora o di capire come mai siamo ridotti al lumicino della Democrazia?
Quando si votò nel febbraio scorso chiunque volesse sapere già sapeva tutto, tutto era uscito nei giornali e nelle TV: olgettine, serate ad Arcore, escort, prostitute, Tarantini, festini, travestimenti da suora, "ne faccio otto in una sera" e via dicendo. Si sapeva tutto eppure il partito guidato da quel signore ebbe 7 milioni e spiccioli di voti con il 21,6% di percentuale. Aveva perso tutto il perdibile. Eppure è tuttora l'ago della bilancia per la politica nostrana. Il problema, anziché proseguire in una triste passerella in TV delle signore e signorine che raccontano seratine pepate e gusti particolari, è capire perchè la politica non è riuscita a sconfiggere un populista, puttaniere e padrone assoluto di un partito che ha governato per vent'anni. Indagare non sul fatto che sia o meno lesbica la signora fidanzata (o sedicente tale) del padrone di tutto, ma perchè i partiti che si oppongono a questa politica sono ridotti a portatori d'acqua del padrone. Oppure pensiamo che sette milioni di italiani siano dementi, incapaci di intendere e volere?
Occhio, che qui finisce come in America, quello va in TV, dice di avere sbagliato e si cosparge il capo di cenere e dopodomani stravince le elezioni! Solo che qui non siamo in America, solo che quello di Arcore non è Clinton, lui la Carta Costituzionale la utilizza come carta igienica. Intanto Santoro porterà in TV altre signorine ad attizzare le voglie represse di vecchietti, anzichè chiedersi quanto ha contribuito la TV alle vittorie del peggio della politica europea.
Nessun commento:
Posta un commento