Vengono quasi tutti dalla Siria: raccontano di essere scappati da Damasco dopo gli attacchi con le armi chimiche dei giorni scorsi.
Sono soprattutto famiglie, moltissimi bambini che hanno viaggiato in condizioni disumane, senza acqua e senza cibo.
Tra loro c’è anche una bambina nata 4 giorni fa, durante la traversata.
Alcuni dei profughi sono stati trasferiti all’ex scuola Umberto I, dove lavoriamo con il nostro Polibus.
Stiamo facendo una visita mentre sentiamo pianti e urla appena fuori dall'ambulatorio.
Vengono da una famiglia in attesa. Hanno appena ricevuto la notizia della morte del vecchio padre, rimasto a Damasco.
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