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lunedì 8 aprile 2013

Martedi 9 davanti al tribunale Proposte di legge su tortura, droghe, carceri. Firmiamo



Comunicato stampa

TORTURA, CARCERI, DROGHE
Tre leggi per la giustizia e i diritti
Il 9 aprile si firma davanti ai Tribunali di tutta Italia. Anche a Lecce


Martedì 9 aprile, dalle 9 alle 13, a Lecce come ad Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Cagliari, Catanzaro, Chieti, Ferrara, Firenze, Genova, Livorno, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Roma, Taranto, Tivoli, Torino, Trento, Udine, Urbino, Velletri, Venezia, nelle piazze dei Tribunali, sarà possibile firmare le tre proposte di legge di iniziativa popolare, depositate lo scorso gennaio in Cassazione, con cui si chiede al Parlamento di  introdurre il delitto di tortura nel codice penale, di abrogare la legge Fini-Giovanardi sulle droghe e ripristinare la legalità nelle carceri. Ma i tre disegni di legge, interessano anche un’altra legge molto discussa nel nostro paese, quella sull’immigrazione  di cui si chiede l’abrogazione del reato di clandestinità.

“Ci appelliamo ai cittadini, agli operatori della giustizia, ai parlamentari perché firmino le tre proposte - scrivono i promotori della Campagna “Tre leggi per la giustizia e i diritti. Tortura, carceri, droghe” - Sarebbe un bel segnale se martedì prossimo anche esponenti delle forze politiche si recassero davanti ai tribunali a sottoscrivere le nostre proposte di legge il cui spirito è quello di  ripristinare la legalità nelle carceri  e tutelare i diritti umani e civili.

Le organizzazioni promotrici, a Lecce e in Italia, sono: Antigone onlus, Arci, Associazione Bfake di Lecce, la Camera penale di Lecce, Cgil, Cgil – Fp, Comunità Speranza - volontariato carcerario di Lecce, Mujmunè di Leverano, A Buon diritto, Acat Italia, Adu, A Roma, insieme – Leda Colombini, Associazione Federico Aldrovandi, Associazione nazionale giuristi democratici, Associazione Saman, Bin Italia, Conferenza nazionale volontariato giustizia, Cnca, Coordinamento dei Garanti dei diritti dei detenuti, Fondazione Giovanni Michelucci, Forum Droghe, Forum per il diritto alla salute in carcere, Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva Onlus, Gruppo Abele, Gruppo Calamandrana, Il detenuto ignoto, Itaca, Libertà e Giustizia, Medici contro la tortura, Naga, Progetto Diritti, Ristretti Orizzonti, Società della Ragione, Società italiana di Psicologia penitenziaria, Unione Camere penali italiane, Vic – Volontari in carcere. Saranno presenti il consigliere provinciale Alfonso Rampino e il consigliere comunale Carlo Salvemini che si sono detti disponibili e favorevoli all’iniziativa. 

Le tre proposte di legge di iniziativa popolare costituiscono secondo gli organizzatori di questa campagna che ha dato vita al Comitato Tre leggi per la giustizia e i diritti,  un vero e proprio programma di governo per ripristinare la legalità nel nostro sistema penale e penitenziario, necessità non più prorogabile anche alla luce della recente sentenza della Corte europea di Strasburgo che ha condannato il nostro paese per le  indegne condizioni in cui i detenuti sono costretti a scontare la loro condanna.
La prima, Introduzione del reato di tortura nel codice penale, vuole sopperire ad una lacuna normativa grave. In Italia manca il crimine di tortura nonostante vi sia un obbligo internazionale in tal senso. Il testo prescelto è quello codificato nella Convenzione delle Nazioni Unite. La proibizione legale della tortura qualifica un sistema politico come democratico.
La seconda, Per la legalità e il rispetto della Costituzione nelle carceri, vuole intervenire in materia di diritti dei detenuti e di riduzione dell’affollamento penitenziario, rafforzando il concetto di misura cautelare intramuraria come extrema ratio, proponendo modifiche alla legge Cirielli sulla recidiva, imponendo l’introduzione di una sorta di “numero chiuso” sugli ingressi in carcere, affinché nessuno vi entri qualora non ci sia posto. Insieme alla richiesta di istituzione di un Garante nazionale per i diritti dei detenuti, viene anche proposta l’abrogazione del reato di clandestinità.
Infine la terza proposta, Modifiche alla legge sulle droghe: depenalizzazione del consumo e riduzione dell’impatto, vuole modificare la legge sulle droghe che tanta carcerazione inutile produce nel nostro Paese. Viene superato il paradigma punitivo della legge Fini-Giovanardi, depenalizzando i consumi, diversificando il destino dei consumatori di droghe leggere da quello di sostanze pesanti, diminuendo le pene, restituendo centralità ai servizi pubblici per le tossicodipendenze.

Per i dettagli delle iniziative e della Campagna: www.3leggi.it

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