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martedì 5 marzo 2013

Torniamo alla politica?


C’è qualcosa di inquietante nelle somiglianze, bene ne diceva Massimo Gramellini che ringrazio per la lettura che dà dei fatti su La Stampa del 2 marzo. http://www.lastampa.it/2013/03/02/cultura/opinioni/buongiorno/le-virtu-del-buon-politico-pKekhgWD3FLbt51STLzrtN/pagina.html)
Leggendo mi veniva in mente la somiglianza inquietante fra alcuni aspetti di Beppe Grillo (non del suo movimento, diamo nome e cognome alle cose) e il leghismo d’antan: l’omologazione di ogni cosa e persona al gruppo o all’etnia alla quale appartiene. I leghisti dicono, a fronte del furto commesso da un albanese: “gli albanesi rubano”. Oppure urlavano, molti ancora lo fanno, agli immigrati come stupratori, assassini e colpevoli di ogni nefandezza, oppure ai meridionali come mafiosi, salvo poi correggersi in corsa visto che le mafie a Milano hanno i loro quartieri generali.
Grillo saluta gli elettori
Comportamenti simili sono ascrivibili agli emuli delle sorelle Bandiera, il duo Casaleggio/Grillo. Il dire che i politici sono sporchi, brutti e cattivi, che i parlamentari sono morti che camminano, che sono tutti da cacciare perché tutti uguali è inquietante. Soprattutto il primato della politica cancellato da chi fa politica a 360 gradi è un vero ossimoro per l’intelligenza. In questo caso facciamo tranquillamente nome e cognome dei colpevoli di una sotterranea truffa agli elettori, Beppe Grillo e il suo compare di merdende. I parlamentari eletti, che hanno avuto la faccia di candidarsi, ora hanno due strade da seguire, li vedremo in Parlamento. O possono fare da amplificatori ai loro guru ed eleggere, nei fatti, la loro incapacità al rango di scelta politica, oppure dare spazio alla volontà, onesta e sincera, di cambiamento delle Istituzioni standoci dentro come hanno scelto di fare. Rispetto alle bande di analfabeti portate a Roma dai leghisti che si sono trovati a votare convintamente (?) che Ruby Rubacuori era la nipote di Mubarak,  ora siamo in presenza di persone istruite, capaci e ragionevoli, i pochi che conosco hanno la capacità di discernere, di capire quale politico è marcio e farne nome e cognome, e quale merita rispetto ed ascolto. Auspichiamoci tutti quanti che non si trasformino in servi muti. Il governo di una nazione è roba seria, soprattutto la lingua italiana è meravigliosa, ogni cosa deve avere un senso. E’ plausibile che fra i mille parlamentari non ce ne sia un dieci per cento con cui dialogare? E’ possibile che non esistano persone oneste ma che tutti vengano omologati nel calderone dei ladroni? Se è vero che negli utlimi vent’anni c’è stato lo scempio della democrazia rappresentativa e dei partiti, se è vero che si sono votate al volo leggi per rubare anni ai pensonandi mentre non si è riusciti a diminuire le prebende dei Parlamentari, altrettanto vero è che là in mezzo qualcuno voleva veramente farlo. Il problema forse sono i partiti così come concepiti e la loro deriva onnivora e lontana dalle persone. Allora confidiamo che fra gli eletti si cerchino convergenze per fare un governo di onesti anziché giocare a sfasciare tutto quanto.  Le ultime elezioni possono essere una vera rivoluzione che cambia la pelle della Democrzia italiana, possono essere una svolta epocale, oppure possono tramutarsi nel più grande flop di un partito di maggioranza che si sia mai visto. Se così sarà, per favore, non si dia poi la colpa agli altri, gli eletti del movimento cinque stelle possono essere attori del cambiamento da dentro le istituzioni, veramente ci meritiamo un tizio che va in giro con il volto coperto come i rapinatori? Non l'aveva già fatto chi andava in giro con un elmo cornuto e la camicia verde?  Ma per favore, si torni alla politica!

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