Leggendo mi veniva in mente la somiglianza inquietante fra
alcuni aspetti di Beppe Grillo (non del suo movimento, diamo nome e cognome
alle cose) e il leghismo d’antan: l’omologazione di ogni cosa e persona al
gruppo o all’etnia alla quale appartiene. I leghisti dicono, a fronte del furto
commesso da un albanese: “gli albanesi rubano”. Oppure urlavano, molti ancora
lo fanno, agli immigrati come stupratori, assassini e colpevoli di ogni
nefandezza, oppure ai meridionali come mafiosi, salvo poi correggersi in corsa
visto che le mafie a Milano hanno i loro quartieri generali.
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Grillo saluta gli elettori |
Comportamenti simili sono ascrivibili agli emuli delle
sorelle Bandiera, il duo Casaleggio/Grillo. Il dire che i politici sono
sporchi, brutti e cattivi, che i parlamentari sono morti che camminano, che
sono tutti da cacciare perché tutti uguali è inquietante. Soprattutto il
primato della politica cancellato da chi fa politica a 360 gradi è un vero
ossimoro per l’intelligenza. In questo caso facciamo tranquillamente nome e
cognome dei colpevoli di una sotterranea truffa agli elettori, Beppe Grillo e
il suo compare di merdende. I parlamentari eletti, che hanno avuto la faccia di
candidarsi, ora hanno due strade da seguire, li vedremo in Parlamento. O
possono fare da amplificatori ai loro guru ed eleggere, nei fatti, la loro
incapacità al rango di scelta politica, oppure dare spazio alla volontà, onesta
e sincera, di cambiamento delle Istituzioni standoci dentro come hanno scelto
di fare. Rispetto alle bande di analfabeti portate a Roma dai leghisti che si
sono trovati a votare convintamente (?) che Ruby Rubacuori era la nipote di
Mubarak, ora siamo in presenza di
persone istruite, capaci e ragionevoli, i pochi che conosco hanno la capacità
di discernere, di capire quale politico è marcio e farne nome e cognome, e
quale merita rispetto ed ascolto. Auspichiamoci tutti quanti che non si trasformino
in servi muti. Il governo di una nazione è roba seria, soprattutto la lingua
italiana è meravigliosa, ogni cosa deve avere un senso. E’ plausibile che fra i
mille parlamentari non ce ne sia un dieci per cento con cui dialogare? E’
possibile che non esistano persone oneste ma che tutti vengano omologati nel
calderone dei ladroni? Se è vero che negli utlimi vent’anni c’è stato lo
scempio della democrazia rappresentativa e dei partiti, se è vero che si sono
votate al volo leggi per rubare anni ai pensonandi mentre non si è riusciti a
diminuire le prebende dei Parlamentari, altrettanto vero è che là in mezzo
qualcuno voleva veramente farlo. Il problema forse sono i partiti così come
concepiti e la loro deriva onnivora e lontana dalle persone. Allora confidiamo
che fra gli eletti si cerchino convergenze per fare un governo di onesti
anziché giocare a sfasciare tutto quanto.
Le ultime elezioni possono essere una vera rivoluzione che cambia la
pelle della Democrzia italiana, possono essere una svolta epocale, oppure
possono tramutarsi nel più grande flop di un partito di maggioranza che si sia
mai visto. Se così sarà, per favore, non si dia poi la colpa agli altri, gli eletti
del movimento cinque stelle possono essere attori del cambiamento da dentro le
istituzioni, veramente ci meritiamo un tizio che va in giro con il volto
coperto come i rapinatori? Non l'aveva già fatto chi andava in giro con un elmo cornuto e la camicia verde? Ma per favore, si torni alla politica!
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