Terre di Mezzo e la scuola delle buone pratiche hanno
trovato ampia adesione sul manifesto che segue, sottoscritto dai rappresentanti
di 40 Comuni lombardi (citiamo: Milano, Sesto San Giovanni, Lecco).
Che il gioco d’azzardo sia una piaga che colpisce soprattutto
le fasce deboli della popolazione è storia arcinota. Come notorio è che questa
terra di frontiera sia pascolo fertile per la malavita organizzata che utilizza
le sale gioco per riciclare denaro sporco e intervenire con l’usura in
“soccorso” di giocatori “sfortunati”. Qualche sindaco in passato tentò di
calmierare il gioco nella sua città imponendo ordinanze che vietavano
l’apertura delle sale per il gioco d’azzardo nelle ore diurne. I TAR bocciarono
tali ordinanze in nome e per conto della libertà di mercato. L’intento era
semplicemente quello di evitare il gioco
a ragazzi che al mattino, anziché andare a scuola, venivano “ospitati” in
ambienti malsani per la legalità e la salute. Finalmente qualcosa si muove.
L’auspicio è che altri sindaci, anche qui da noi, prendano iniziative in tal
senso, soprattutto la richiesta forte ai candidati alle prossime elezioni
perché si facciano portavoce di questi disagi in Parlamento e si impegnino per
mettere un freno a questa sciagura. Lo Stato non deve continuare ad essere biscazziere Purtroppo questa china rovinosa è assolutamente trasversale agli schieramenti.
Fu il governo D’Alema a dare il via alle sale Bingo, fu una lenzuolata di
Bersani a liberalizzare orari e aperture. E’ ora di regolamentare, i signori
deputati e senatori che si stracciano le vesti per le staminali e contro le
coppie di fatto, magari potrebbero pensare anche a qualcosa di positivo per le
persone.
I NUMERI E LE CONSEGUENZE
DEL GIOCO D’AZZARDO L’ALLARME DEI SINDACI
100 miliardi
di fatturato, 4% del PIL nazionale, la 3° industria italiana, 8 miliardi di
tasse. 12% della spesa delle famiglie italiane, 15% del mercato europeo del
gioco d’azzardo, 4,4% del mercato mondiale, 400.000 slot-machine, 6.181 locali
e agenzie autorizzate. 15 milioni di giocatori abituali, 3 milioni a rischio
patologico, circa 800.000 i giocatori già patologici. 5-6 miliardi l’anno
necessari per curare i dipendenti dal gioco patologico. Sono i numeri del gioco
d’azzardo lecito che sta distruggendo le persone, le famiglie, le comunità. Il
gioco d’azzardo sottrae ore al lavoro, alla vita affettiva, al tempo libero, e
produce sofferenza psicologica, di relazione, educativa, materiale, di
aspettativa di futuro. Altera i presupposti morali e sociali degli Italiani
sostituendo con l’azzardo i valori fondati sul lavoro, sulla fatica e sui
talenti Sono a rischio la serenità, i legami e la sicurezza di tante famiglie e
delle nostre comunità. Spesso intorno ai luoghi del gioco d’azzardo si
organizza la microcriminalità dei furti, degli scippi e dell’usura, ma anche la
criminalità organizzata. Il gioco d’azzardo lecito è materia statale, e i
Sindaci non hanno alcun potere regolativo, ispettivo, autorizzativo.
I SINDACI NON CI STANNO E REAGISCONO
Chiedono UNA
NUOVA LEGGE NAZIONALE,
fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’accesso, con
un’adeguata informazione e un’attività di prevenzione e cura; chiedono LEGGI
REGIONALI in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni delle Regioni per la
cura dei giocatori patologici, per la prevenzione dai rischi del gioco
d’azzardo, per il sostegno alle azioni degli Enti locali.
Chiedono che
SIA CONSENTITO IL POTERE DI ORDINANZA DEI SINDACI per definire l’orario di apertura
delle sale gioco e per stabilire le distanze dai luoghi sensibili, e sia
richiesto ai Comuni e alle Autonomie locali il PARERE
PREVENTIVO e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo.
MANIFESTO DEI SINDACI PER LA
LEGALITÀ CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO
I Sindaci si
organizzano in RETE consapevoli che insieme si è più forti e si può contrastare
la diffusione del gioco d’azzardo.
Costruiscono RETI
NEI TERRITORI con
associazioni, volontari, polizia locale e forze dell’ordine per attivare
iniziative culturali, attività di controllo, di prevenzione e di contrasto.
Costruiscono
RETI SOVRATERRITORIALI con le ASL e con Prefettura, Questura e Dia per monitorare,
prevenire, contrastare il gioco d’azzardo e curare i giocatori patologici.
Si impegnano
per la FORMAZIONE propria, degli esercenti e dei cittadini, consapevoli del ruolo
insostituibile della cultura per conoscere e comprendere la portata e le
conseguenze del gioco d’azzardo, costruire nuovi atteggiamenti e nuove
mentalità, recuperare i valori fondanti delle nostre società basati sul lavoro,
sull’impegno e sui talenti.
Si impegnano
a UTILIZZARE TUTTI GLI STRUMENTI DISPONIBILI per esercitare tutte le attività
possibili di contrasto al gioco d’azzardo. Ritengono di poter intervenire su:
• gli STATUTI
comunali
• i
REGOLAMENTI (di Polizia locale, del Commercio, della Pubblicità, delle Sale
gioco)
• le
ORDINANZE basate sulla necessità di proteggere i più deboli e garantire la sicurezza
urbana
• i CONTROLLI
della Polizia locale sulle sale gioco e su coloro che le frequentano, ai fini della
prevenzione nei confronti della
malavita organizzata
• STRUMENTI E
MODELLI OPERATIVI INFORMATICI per conoscere sempre meglio il territorio e i
fenomeni che vi si
manifestano
Informazioni e contatti:
Piero Magri
Terre di Mezzo
via
Calatafimi 10,
20122 Milano
Tel. 02 83
24 24 26
Cell. 349
5214692
pieromagri@terre.it
Angela
Fioroni
Legautonomie Lombardia
Duccio di
Boninsegna 21/23,
20145 Milano
Tel. 02
36799650
fax 02
93650604
lombardia@legautonomie.it
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