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giovedì 17 gennaio 2013

manifesto contro il gioco d'azzardo


Terre di Mezzo e la scuola delle buone pratiche hanno trovato ampia adesione sul manifesto che segue, sottoscritto dai rappresentanti di 40 Comuni lombardi (citiamo: Milano, Sesto San Giovanni, Lecco).
Che il gioco d’azzardo sia una piaga che colpisce soprattutto le fasce deboli della popolazione è storia arcinota. Come notorio è che questa terra di frontiera sia pascolo fertile per la malavita organizzata che utilizza le sale gioco per riciclare denaro sporco e intervenire con l’usura in “soccorso” di giocatori “sfortunati”. Qualche sindaco in passato tentò di calmierare il gioco nella sua città imponendo ordinanze che vietavano l’apertura delle sale per il gioco d’azzardo nelle ore diurne. I TAR bocciarono tali ordinanze in nome e per conto della libertà di mercato. L’intento era semplicemente  quello di evitare il gioco a ragazzi che al mattino, anziché andare a scuola, venivano “ospitati” in ambienti malsani per la legalità e la salute. Finalmente qualcosa si muove. L’auspicio è che altri sindaci, anche qui da noi, prendano iniziative in tal senso, soprattutto la richiesta forte ai candidati alle prossime elezioni perché si facciano portavoce di questi disagi in Parlamento e si impegnino per mettere un freno a questa sciagura. Lo Stato non deve continuare ad essere biscazziere  Purtroppo questa china rovinosa è assolutamente trasversale agli schieramenti. Fu il governo D’Alema a dare il via alle sale Bingo, fu una lenzuolata di Bersani a liberalizzare orari e aperture. E’ ora di regolamentare, i signori deputati e senatori che si stracciano le vesti per le staminali e contro le coppie di fatto, magari potrebbero pensare anche a qualcosa di positivo per le persone.  


I NUMERI E LE CONSEGUENZE
DEL GIOCO D’AZZARDO L’ALLARME DEI SINDACI
100 miliardi di fatturato, 4% del PIL nazionale, la 3° industria italiana, 8 miliardi di tasse. 12% della spesa delle famiglie italiane, 15% del mercato europeo del gioco d’azzardo, 4,4% del mercato mondiale, 400.000 slot-machine, 6.181 locali e agenzie autorizzate. 15 milioni di giocatori abituali, 3 milioni a rischio patologico, circa 800.000 i giocatori già patologici. 5-6 miliardi l’anno necessari per curare i dipendenti dal gioco patologico. Sono i numeri del gioco d’azzardo lecito che sta distruggendo le persone, le famiglie, le comunità. Il gioco d’azzardo sottrae ore al lavoro, alla vita affettiva, al tempo libero, e produce sofferenza psicologica, di relazione, educativa, materiale, di aspettativa di futuro. Altera i presupposti morali e sociali degli Italiani sostituendo con l’azzardo i valori fondati sul lavoro, sulla fatica e sui talenti Sono a rischio la serenità, i legami e la sicurezza di tante famiglie e delle nostre comunità. Spesso intorno ai luoghi del gioco d’azzardo si organizza la microcriminalità dei furti, degli scippi e dell’usura, ma anche la criminalità organizzata. Il gioco d’azzardo lecito è materia statale, e i Sindaci non hanno alcun potere regolativo, ispettivo, autorizzativo.
I SINDACI NON CI STANNO E REAGISCONO
Chiedono UNA NUOVA LEGGE NAZIONALE, fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’accesso, con un’adeguata informazione e un’attività di prevenzione e cura; chiedono LEGGI REGIONALI in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni delle Regioni per la cura dei giocatori patologici, per la prevenzione dai rischi del gioco d’azzardo, per il sostegno alle azioni degli Enti  locali.
Chiedono che SIA CONSENTITO IL POTERE DI ORDINANZA DEI SINDACI per definire l’orario di apertura delle sale gioco e per stabilire le distanze dai luoghi sensibili, e sia richiesto ai Comuni e alle Autonomie locali il PARERE PREVENTIVO e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo.

MANIFESTO DEI SINDACI PER LA LEGALITÀ CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO
I Sindaci si organizzano in RETE consapevoli che insieme si è più forti e si può contrastare la diffusione del gioco d’azzardo. 

Costruiscono RETI NEI TERRITORI con associazioni, volontari, polizia locale e forze dell’ordine per attivare iniziative culturali, attività di controllo, di prevenzione e di contrasto. 

Costruiscono RETI SOVRATERRITORIALI con le ASL e con Prefettura, Questura e Dia per monitorare, prevenire, contrastare il gioco d’azzardo e curare i giocatori patologici. 

Si impegnano per la FORMAZIONE propria, degli esercenti e dei cittadini, consapevoli del ruolo insostituibile della cultura per conoscere e comprendere la portata e le conseguenze del gioco d’azzardo, costruire nuovi atteggiamenti e nuove mentalità, recuperare i valori fondanti delle nostre società basati sul lavoro, sull’impegno e sui talenti.

Si impegnano a UTILIZZARE TUTTI GLI STRUMENTI DISPONIBILI per esercitare tutte le attività possibili di contrasto al gioco d’azzardo. Ritengono di poter intervenire su:

• gli STATUTI comunali
• i REGOLAMENTI (di Polizia locale, del Commercio, della Pubblicità, delle Sale gioco)
• le ORDINANZE basate sulla necessità di proteggere i più deboli e garantire la sicurezza urbana
• i CONTROLLI della Polizia locale sulle sale gioco e su coloro che le frequentano, ai fini della prevenzione nei confronti della
   malavita organizzata
STRUMENTI E MODELLI OPERATIVI INFORMATICI per conoscere sempre meglio il territorio e i fenomeni che vi si
   manifestano

Informazioni e contatti:
Piero Magri
Terre di Mezzo
via Calatafimi 10,
20122 Milano
Tel. 02 83 24 24 26
Cell. 349 5214692
pieromagri@terre.it

Angela Fioroni
Legautonomie Lombardia
Duccio di Boninsegna 21/23,
20145 Milano
Tel. 02 36799650
fax 02 93650604
lombardia@legautonomie.it

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