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mercoledì 3 ottobre 2012

Sallusti, Fiorito e la galera


Confesso di essere spaesato dalla felicità di molti a sinistra sentendo tintinnar di manette. Il primo pensiero che mi è venuto in mente è che i fondamentalismi nascono proprio in questo modo, con l’intolleranza verso una persona o una parte, intolleranza che prescinde dai valori del garantismo e della democrazia compiuta (quando mai ci sarà anche in Italia dove da troppo tempo è bloccata). E’ etico gioire per un arresto?
Giusto per essere chiaro, considero Sallusti uno dei peggiori talebani, scorretto, incapace di fare giornalismo, colluso con le peggiori destre, meritevole di essere cacciato dall’ordine dei giornalisti. E sull’ordine apro una parentesi, mi chiedo a che diamine serva in Italia visto e considerato che non è in grado di difendere i suoi associati che lavorano a 250 euro al mese quando va bene, meglio sarebbe liberalizzare, ma questo è altro discorso.
Da qui a gioire per una condanna a 14 mesi di galera per un reato a mezzo stampa il percorso è lunghissimo. In particolare, questa condanna è un pericolosissimo precedente contro il quale poi gli stessi che plaudono potrebbero piangere molto presto, vista la possibilità concreta che le destre più estreme riprendano il governo del paese.
Lo stesso discorso vale per Fiorito, l’arresto è dovuto “perché potrebbe inquinare le prove”. Dopo dieci giorni?
Pare veramente pretestuoso, e pare eccessiva la felicità e l’esplosione di gioia su facebook e affini. Non riesco a gioire, veramente. Ricordo quando ad evocare le manette ed il cappio erano gli analfabeti della lega. Dove stanno le differenze? Forse che i trogloditi vorrebbero la pena di morte.
Mi è stato risposto che le galere sono piene di poveri cristi, tossici, immigrati ecc. E’ vero ed è incivile che succeda, auspicare però la legge del taglione non mi pare la strada giusta. Si veda come svuotare le carceri, non come riempirle. Se la giustizia diventerà vendetta, allora la democrazia si chiamerà in altro modo.
Sono episodi che in qualche modo fanno tremare le vene ai polsi perché già visti, perché il garantismo non può mai essere a senso unico. Qui pare di leggere “è giusto che li arrestino perché non pensano come me”. Questo sarebbe ancora più inquietante.
Sallusti ha diffamato? Risarcisca la sua vittima. Ha scardinato la deontologia professionale? Gli venga inibito il fare il giornalista e vada a spalare letame all’ippodromo (con la sua fidanzatina possibilmente, ce li leveremmo di torno entrambi in un sol colpo). 14 mesi di galera però sono veramente un’enormità. Anche per uno così.   

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