Etica: L'etica (dal greco antico εθος (o ήθος, èthos, "carattere",
"comportamento", "costume", "consuetudine")
è un ramo della filosofia che studia i
fondamenti oggettivi e razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico ovvero distinguerli
in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti
cattivi o moralmente inappropriati.
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Cosa c’è di tutto questo nella politica che ci viene servita
con i giornali del mattino?
Leggo che la
Grecia otterrà l’aiuto dell’Europa ed altri euro per uscire
dalla crisi. Per essere virtuosa tuttavia dovrà fare altre manovre, non ultima
quella di licenziare 50.000 statali. Dove sta l’etica? Forse nel creare miseria
e fame per rimanere nei salotti buoni?
Soprattutto, come potrà la Grecia elevare il tenore di vita ei suoi
cittadini impoverendoli, precarizzandoli e privandoli del reddito? Forse non è
questa l’Europa etica che volevano i suoi creatori.
Leggo che in Spagna la situazione è parallela a quella
greca, e sappiamo come l’Italia sia sulla stessa china. Cosa c’è di etico in
un’Europa che bada ai saldi di bilancio piuttosto che alle persone?
Leggo che in Italia si amumenta l’IVA per tutti e si
abbassano le tasse per chi le paga. E’ eticamente corretto offrire a chi non ha
reddito da dichiarare, quindi non ha nulla da detrarre, esclusivamente gli aumenti
di tutti i generi anche quelli di prima necessità?
Leggo che verranno comunque spesi miliardi di euro per
acquistare aerei da guerra, mentre si chiede agli insegnanti di aumentare le
ore di lavoro a fronte di nessun aumento di stipendio. I neo ministri tecnici
insistono “i saldi devono rimanere invariati” dove sta l’etica?
E va bene, qui siamo ai massimi sistemi, torniamo a Lecce e
leggiamo cose di casa nostra. La prima notizia in evidenza è una dichiarazione
di tal Pagliaro del partito Regione Salento, schierato con le destre in città e
non solo che dice papale papale che riunirà i suoi per vedere se è il caso di
votare Renzi alle primarie del centro sinistra. “Maionese impazzita” mi dice
Alessandro che incontro per strada. E non ha mica torto, per questi signori
l’etica è una merendina della Ferrero, mica roba da chi aspira a governare una
città, a fare una regione nuova. Anziché schierarsi nella sua parte politica,
della quale condivide i fondamenti e i principi, pensa di andara a scardinare
l’altra parte portando i suoi a votare per uno schieramento per il quale non ha
simpatia alcuna e che non riconosce come buon governo. Alle primarie di una
coalizione si vota se si crede di poter dare un contributo a quella parte
politica, non certo per calcoli di bassa lega. L’etica vorrebbe che
l’accettazione dei principi e dei risultati finali della coalizione fossero
condivisi dopo le primarie, a prescindere da chi si vota. Pagliaro dica che
sarà disposto a votare per il centro sinistra anche se vincerà Vendola, poi sarà
credibile.
L’impressione è che veramente, oltre l’etica, sia sparita
anche la capacità di intendere la politica come cosa alta, dignitosa, e che si
stia remando per far saltare tutti i banchi tranne quello dell’antipolitica
che, a fronte di queste scelte, è oggi forse il più limpido comportamento.
Lascio correre il pensiero che si insinua: se Renzi è
appoggiato da questi signori, è del tutto evidente quanto la sua politica sia
vicina a loro, piuttosto che allo schieramento per il quale si candida.
E va bene, mentre termino di scrivere arriva una mail che
annuncia che Loredana Capone, in attesa delle politiche prossime venture,
riunisce i suoi sostenitori in conclave perché punta a Roma, in Senato o alla Camera poco importa, basta
candidarsi. Dopo gli esultanti risultati a Lecce pare veramente ottima scelta.
Uno zoccolino duretto ce l’ha lei pure, magari esile, ma duro… molto duro…
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