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sabato 8 settembre 2012

Quanto spread vale la vita di 80 immigrati crepati in mare?


Sud sud sud… Mentre Monti vuol tassare la spuma al ginger, mentre Bersani primaria, mentre i grillettini disvelano la dittatura nel partito, mentre Vendola si tiene stretto il nome sotto il simbolo quasi a dire “è tutta robbba mia”, nel mare magnum altre (pare) ottanta persone crepano affogate perché cercano vita.  Davanti a  Lampedusa si crepa ancora. Perché il nostro parlamento che primareggia e liberaleggia disse “da qui non si passa, clandestini!”. Quanto vale la vita di un immigrato? Quanti punti di PIL? Quanto spread? Certo più di una laurea albanese. Certo più di un balcone ristrutturato dai neo ladroni. Certo più del cilicio della Binetti.

Mentre quelle persone crepavano in mare, davanti a Lampedusa, Monti diceva a Bari “che bravi che siamo, ce l’abbiamo fatta”. Presidente, perché ci racconta palle? Intanto siamo nella merda fino al collo. E poi quei morti dicono che non abbiamo fatto proprio nulla. Saranno salvi i conticini della serva, non certo la dignità, non la democrazia, non la Costituzione, neppure la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Se non salviamo questi principi etici, di cosa stiamo parlando?  Forse non ho capito nulla, l’unica certezza che ho è che dal prossimo luglio se voglio spendere 50 euro senza bancomat mi sarà vietato o verrò addidato come nemico della patria ed avasore il commerciante che li accetterà. Gli immigrati? Affaracci loro, vero presidente Monti? Noi pensiamo allo spread. 
A proposito, nei telegiornali la notizia dei morti in mare era quasi in coda. Prima dello sport. La prima era Monti a Bari che era contento contento contento. Poi Grillo e Bersani che si dicono "birichino" a vicenda. Poi le primarie dell'ex sinistra. 

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