Il 4 settembre 1904 viene ricordato come il giorno che scatenò il primo sciopero generale in Italia.
A Burreggu, in Sardegna, c'era il cinema, il teatro, e c'era una crassa borghesia francese che gestiva le miniere. A Burreggu, nel ventre delle miniere, c'erano i minatori che crepavano e lavoravano in condizioni miserevoli ed inumane. La Lega di resistenza, diretta da Giuseppe Cavallera e Alcibiade Battelli, proclamò una serie di scioperi. Il 4 settembre dopo un'ennesima criminale decisione dei dirigenti minerari, fu sciopero. Era domenica. La delegazione sindacale iniziò le trattative, i minatori stavano fuori ad attendere. Qualcuno chiamò l'esercito. Arrivarono i soldati e spararono. Il risultato finale fu di 3 morti e molti feriti. Il 16 settembre i lavoratori di tutte le categorie aderirono allo sciopero generale nazionale.
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