Nei post dei giorni precedenti ho voluto segnalare
comportamenti fuorilegge di alcuni candidati alle elezioni comunali. Pur in
presenza di precise ordinanze del Sindaco in materia di pubblicità, in
particolare riferito ai volantini sulle auto in sosta, a Lecce c’è stata vera e
propria invasione. Quelli che ho fotografato riguardano una piccolissima parte
della città, più precisamente la zona che da Viale Japigia arriva a Piazza
Mazzini (Via Salandra e Via B. Croce in particolare), le zone che percorro a
piedi quotidianamente. Non oso pensare al resto della città. Inoltre la cosa a
parer mio più grave è stata la pervasività di santini e volantini gettati a
terra di fronte ai seggi la notte fra sabato e domenica. Un vero tappeto di
facce che abbiamo volentieri calpestato. In spregio a leggi nazionali che
vietano la pubblicità elettorale dalla mezzanotte del venerdi precedente alle
elezioni.
Da tempo si parla della mancanza di etica in politica,
questi comportamenti sono un plastico esempio di come questa carenza si
espliciti. Candidati al governo di una città derogano al rispetto delle leggi e
delle norme. La Democrazia è una cosa troppo seira per lasciarla in mano a
certi figuri. Derogare alle leggi sapendo in precedenza dell’immunità che verrà
codificata da un Parlamento e da Sindaci
che annulleranno sanzioni e multe è un comportamento quasi mafiogeno. “La legge
è uguale per tutti” diventa tout court “la legge è identica per tutti voi, noi
siamo esenti”. Così probabilmente pensano questi signori. Così pensano i boss
piccoli e grandi che tengono in pugno interi quartieri. Così pensano i
candidati che stazionano davanti ai seggi per tutto il tempo delle votazioni
scortati da individui addobbati come ultras della curva sud. E’ successo al
Deledda e altrove. Si è detto di voti comprati, venduti, estorti. Si è detto di
buste che passavano di mano perché “il potere logora chi non ce l’ha”, come diceva
l’Andreotti che ora sta male e quando se
ne andrà si porterà via migliaia di segreti e baci rubati.
Stamattina si vota ancora, però che tristezza dover votare
persone che hanno messo l’etica sotto le suole delle scarpe. Che scempio dover votare
per chi giurerà di “rispettare la Costituzione Italiana” salvo poi tornare a
fare del voto di scambio il suo lavoro principale.
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