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mercoledì 4 aprile 2012

Torniamo al nucleare... Lo vuole Veronesi


L’Associazione Galileo 2001, presieduta  dall’ex ministro (di centro sinistra) Veronesi, ha inviato una lettera a Monti, sottoscritta da alcuni scienziati, in cui si chiede fortemente un ripensamento sull’utilizzo dell’energia nucleare. Ora, al di là delle competenze scientifiche, e andando oltre i ragionamenti su Fukushima che ha dimostrato che non esiste sicurezza neppure nelle centrali giudicate “le migliori al mondo”, resta inquietante la richiesta che partendo dal presupposto che: “non esiste nessun motivo ragionevole per dire di NO al nucleare”, chiede di rimettere all’ordine del giorno la discussione. Inquieta perché, a distanza di un anno da un pronunciamento al quale ha dovuto sottostare anche l’anziano premier dalle grandi orecchie, tal Silvio da Arcore, si vuole passare sulla testa di un voto popolare, democratico e partecipato, perché giudicato “emotivo”.  Lasciamoli fare e va a finire che ci diranno che anche la Repubblica fu voto “emotivo”. Lasciamoli fare e il divorzio diventerà carta straccia.
Un consiglio a Veronesi però lo vorrei dare: prosegua a fare l’oncologo, dicono che sia bravino in quel lavoro, lasci perdere la Democrazia, evidentemente non ne conosce i fondamentali. 


L'Italia frena sul nucleare 2
Il mondo ideale dell'oncologo piersilvio veronesi

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