L’Associazione Galileo 2001, presieduta
dall’ex ministro (di centro sinistra)
Veronesi, ha inviato una lettera a Monti, sottoscritta da alcuni scienziati, in
cui si chiede fortemente un ripensamento sull’utilizzo dell’energia nucleare.
Ora, al di là delle competenze scientifiche, e andando
oltre i ragionamenti su Fukushima che ha dimostrato che non esiste sicurezza
neppure nelle centrali giudicate “le migliori al mondo”, resta inquietante la
richiesta che partendo dal presupposto che: “non esiste nessun motivo
ragionevole per dire di NO al nucleare”, chiede di rimettere all’ordine del
giorno la discussione. Inquieta perché, a distanza di un anno da un
pronunciamento al quale ha dovuto sottostare anche l’anziano premier dalle
grandi orecchie, tal Silvio da Arcore, si vuole passare sulla testa di un voto
popolare, democratico e partecipato, perché giudicato “emotivo”. Lasciamoli fare e va a finire che ci diranno che
anche la Repubblica fu voto “emotivo”. Lasciamoli fare e il divorzio diventerà
carta straccia.
Un consiglio a Veronesi però lo
vorrei dare: prosegua a fare l’oncologo, dicono che sia bravino in quel lavoro,
lasci perdere la Democrazia, evidentemente non ne conosce i fondamentali.
Il mondo ideale dell'oncologo piersilvio veronesi |
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