Commenti

Non pubblicheremo commenti anonimi.

lunedì 23 aprile 2012

la Lega fra neofascisti e massoneria


Bossi: “i soldi sono della lega e possiamo anche buttarli dalla finestra”.  Questo è un ragionamento ignobile, antidemocratico, tipico dei peggiori dittatori sud americani. Quei soldi provengono da finanziamenti pubblici (di tutti i cittadini) per far funzionare la politica. Questo nelle intenzioni di chi ha voluto stravolgere i referendum. Non sono assolutamente della lega, sono degli italiani, in primis degli elettori leghisti che hanno dato la loro preferenza a chi con quei quattrini paga le multe al figlio scemo.
Ci sono tuttavia aspetti inquietanti in quel partito verde che da sempre definivo neonazista per la filosofia che guida il pensiero di suoi illustri esponenti, cito Borghezio, Belsito giusto per dirne due. Ora apprendo da l’Espresso in edicola, che non si trattava di mera filosofia di vita, erano passati dalle parole ai fatti. La magistratura calabrese, secondo l’autore dell’articolo, Lirio Abbate, sta indagando su una linea nera che unisce esponenti di primo livello della lega con Delle Chiaie (già tesoriere dei NAR di Mambro e Fioravanti e indagato per tutte le peggiori nefandezze italiane, dal golpe Borghese alle stragi di Piazza Fontane e Bologna), alla massoneria, alle cosche calabresi. Nel calderone delle indagini navigano ex NAR poi passati alle liste della Mussolini o in quota a La Russa. Nell’articolo si fa riferimento all’utilità del programma Miglio, che Gelli  sponsorizzò, e alla coesione totale delle liga veneta con aderenti dei NAR (in particolare con l’avvocato Stefano Marinacci, legale di Delle Chiaie).
Tutto a insaputa di Bossi, di Calderoli e di Maroni? Scommetto che nessuno ne sapeva nulla.    

Nessun commento:

Posta un commento