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mercoledì 18 gennaio 2012

Il Grandevetro 101


A volte le storie partono da lontano, arrivano lontanissimo. Viaggiano in mari tempestosi, fieri, lievi e piatti. Le navi dei folli e quelle delle crociere che a volte, ahinoi, si reclinano mestamente davanti alle isole di gigli e di roccia, crudeli ammassi di ferro e luci scintillanti. Comandanti coraggiosi o vili. Le altre, quelle che amiamo e che Ivan Della Mea ci insegnò a guardare con l’emozione nel cuore (o dell’anima per chi ha la ventura di crederci) non hanno capitani né comandanti, vanno con un equipaggio di trasvolatori di utopie. Ognuno fa il suo lavoro, ognuno con la sua voglia di arrivare chissà dove (ahi lo sapesse lui almeno). Questo è il viaggio de “Il Grandevetro” , rivista, circolo culturale, fabbrica di parole e di cultura, palestra, perché quando nacque era anche “polisportiva primavera”. Leggo su Wikipedia la sua storia:  “organizzazione di base della sinistra santacrocese guidata da Sergio Pannocchia negli anni Settanta.  E fu nel 1977 che uscì il primo numero della rivista  Il Grandevetro. Il nome fu dato da Romano Masoni, pittore e incisore, in omaggio all'opera di Marcel Duchamp "La Sposa messa a nudo dai suoi scapoli, anche" (traduzione di "La Mariée mise à nu par ses célibataires, même"), chiamato anche "Grande Vetro".
Fu da questo collettivo che nel 1981 prese le mosse "Il Circolo del Pestival", gruppo di artisti e intellettuali, che stilò un manifesto di interventi culturali nel territorio del Cuoio e della Calzatura di richiamo nazionale.

Fu in occasione delle manifestazioni artistiche e culturali del "Circolo del Pestival", che entrò nella redazione de Il Grandevetro, diventandone eccezionale direttore, Luciano Della Mea. S'inaugurò, grazie a lui in modo ufficiale, la nascita delle Edizioni del "Circolo del Pestival", che già esistevano ma che avevano uscite irregolari. Fu fondata quindi successivamente la Casa Editrice de Il Grandevetro, in coedizione, per alcune sue collane, I Senzastoria, I Lapislazzuli e I Vagabondi, con la Casa Editrice Jaca Book di Milano.
La sua sede attuale è a Fucecchio(FI), presso l’Auditorium della Fondazione “I care”. in via I Settembre, 43/b.
I nomi che ne hanno fatto la storia sono nobili (d’animo e di pensiero ovviamente, l’altra nobiltà non riguarda la repubblica Democratica fondata sul lavoro n.d.r.). Sergio Pannocchia, Sante Bagnoli, Antonio Bobò,  Dino Carlesi, Renzo Cresti, Ivan Della Mea, Luciano Della Mea, Alberto Pozzolini, Marco Cini, Daniele Ronco, Michele Feo, Luciano Luciani, Gianni Quilici, Romano Masoni, Simonetta Melani, Nicola Micieli, Alberto Severi, Mario Aldo Toscano, Pierluca Pontrandolfo, Armando Sestani".

E siamo arrivati al numero centouno (101) che ha un titolo giocoso: Miracolosamente per gioco e in gramaglie. I contenuti… beh, abbonatevi e leggerete e rimarrete stupiti. Confesso mestamente che la conoscevo poco prima della telefonata con Francesca Caminoli che aveva letto una cosa che scrissi e mi disse “perché non la mandi al Grandevetro?” Già, perché no? Per me è stata (tardiva) scoperta.
Il sommario del numero centouno:

Chi sa il gioco non l’insegni / Le  regole del gioco

Il gioco e le regole di Alfonso M. Iacono 3,
La teoria del tutto di Fabrizio Nesti 4,
Senza regole di Marco La Rosa 5,
 ’A bonafficiata di Raffaele Moccia 5,
W la sgrammatica! di Maria Beatrice Di Castri 7,
Gioco e realtà di Alfio Pellegrini 8,
Si gioca come dico io di Piero Paolicchi 9,
Il controllo delle regole di Alessandro Lenzi 10,
Aritmie di Simonetta Melani 12,
Sorridere senza Letizia intervista a Giuliano Pisapia a cura di Daniela Giglio 13,
Le prime regole di Andrea Lopes Pegna 14,
Wittgenstein e Confucio di Mauro Raddi 15,
Caos verde di Riccardo Guarino 15,
Il gioco dei Perché di Giacomo Cacciatore 17,
L’ordine creò il mondo di Maria Velia Lorenzi Bellani 18,
Le regole del Phersu di Valerio Giovannini 18,
L’improvvisazione di Davide Sparti 19,
Astapovo di Michele Feo 20,
Le regole della guerra di Lorenzo Zambernardi 22,
Divertiamoci! di Stefano Biffoli 23,
Affinità esplosive di Giovanni Commare 24.

La gabbia dei matti / Malattia mentale

Emergenze borderline di Giuseppe Corlito 25.

Impara l’arte / Polemiche, dibattiti, recensioni

L’arte si rigenera intervista a Emilio Mazzoli a cura di Antonio Francoletti 27,
Questo è il mio fiume di Romano Masoni 28.

Il bel fogliame / Miscellanea

Il paiolo dei Gelsi di Massimo Michelucci 29,
Riprendiamoci l’ARPAT di Renzo Mazzetti 30,
Viaggio tra gli abissi di Chiara Magneschi 30,
W la scuola! di Jacopo Mancini 32,
Metamorfosi di Massimiliano Bertelli 32,
Un passo oltre di Francesca Ruth Brandes 33,
Sud Sud Sud... di Gianni Ferraris 33,
I pescatori di Perle di Antonio Marchetti 34,
Arrivano i mostri di Carlo Salami 34.

A correre

Patti chiari (libera riduzione delle regole del Go, dalla rete).

Le immagini

Le immagini della copertina e tutte quelle in basso alle pagine 8, 9, 14, 15, 20, 32, 33 sono di Roberto Innocenti e sono tratte dai volumi L’isola delle Figure, Bandecchi & Vivaldi, Pontedera, 2001 e Le prigioni della storia, Grafis Edizioni, Bologna, 1989.
Le immagini grandi e quella della quarta di copertina sono di Jan Saudek e sono tratte dai volumi Jan Saudek, Photographs 1987-1997, Taschen, Colonia, 1997 e Eros e fotografia. Jan Saudek, a cura di Judith Lange, Gruppo Editoriale L’Espresso, Roma, 2003.
Le immagini su Pinocchio in basso alle pagine 3, 5, 10, 19, 25, 27, 29 sono tratte dal volume Pinocchio e la sua immagine, di Valentina Baldacci e Andrea Rauch, Giunti Editore, Firenze, 2006.
Le immagini in basso alle pagine 4, 7, 18, 24, 28, 30 sono di Brian Froud e Alan Lee e sono tratte dal volume Fate, di Brian Froud e Alan Lee, a cura di David Larkin, Rizzoli, Milano, 1982.
Le immagini in basso alle pagine 12, 13, 17, 22, 23 sono di Rien Poortvliet e sono tratte dal volume Il segreto degli Gnomi, di Rien Poortvliet e Wil Huygen, Rizzoli, Milano, 1979.
Le immagini in testa alle pagine sono tratte da I 33 giochi del Mitelli, Grafica Gutenberg Editrice, Bergamo, 1976.
Le immagini delle testatine delle rubriche sono di Adolf Wölfi, e sono tratte da Kos, Franco Maria Ricci Editore, aprile-maggio1988.
Le vignette sono di Giuliano.

Il Grandevetro è una rivista “militante” (Ah la storia che torna tumultuosamente) e non ha una distribuzione classica, quella dei giornali e delle riviste patinate. E’ un gioco di sforzi e di capacità di chi la produce e  promuove. Non la troverete quindi nelle edicole e nelle librerie. Chi vorrà averla potrà abbonarsi  anche in periodo di crisi economica, in fondo vale la pena.

Iban: IT52S0842537870000030381271 
BANCA CREDITO COOPERATIVO DI CAMBIANO, FILIALE DI FUCECCHIO
Oppure: Conto Corrente Postale 7325824 - Il Grandevetro - via I Settembre 43/B - 50054 Fucecchio
30 euro il costo di cinque numeri l’anno, 15 euro per studenti e pensionati.





1 commento:

  1. Il Grandevetro ringrazia Gianni Ferraris, compagno di ciurma.
    Evviva la grande nave dei folli! evviva il mare e le sue scie!
    simonetta melani per la Redazione

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