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lunedì 5 settembre 2016

Referendum Costituzionale.Lettera di Gianni Giannoccolo agli iscritti ANPI

Pubblichiamo la lettera del Presidente ANPI di Lecce agli iscritti, Gianni Giannoccolo, partigiano. Ricordiamo, fra gli altri, i suoi due libri: 
GLI EROI DIMENTICATI  GLI INTERNATI MILITARI ITALIANI NEI CAMPI TEDESCHI 1943-1945  (2015)
e : Resistenza: guerra civile o guerra giusta?
Il carattere della guerra di Liberazione contro il nazifascismo (2012)

                                  Referendum Costituzionale e Poteri Forti

Molti, per regioni di età, certamente non ricordano la campagna referendaria repubblica-monarchia del ‘46. Perciò non possono avere idea del clima arroventato nella quale si svolse quella competizione.

Non intendo fare paragoni tra quel referendum del ‘46 e quello che si celebrerà il prossimo autunno sulla riforma costituzionale,  in quanto nel ‘’46 non c’era comizio, conferenza, manifestazione, dibattito che non finissero in  scontri con feriti e, in culache  caso, anche con qualche morto; quando si respirava aria di guerra civile e quando alla viglia del voto si viveva in un clima di colpo di Stato.

No, non intendo fare paragoni, però per certi versi, ascoltando talune affermazioni da parte di coloro che sostengono la riforma costituzionale Boschi-Renzi, mi fanno  rivivere quei tempi per il linguaggio teso a terrorizzare, come allora, l’elettorato anziché cercare il confronto nel merito della riforma sottoposta al voto popolare, perché l’elettore si possa esprimere con piena consapevolezza nella sua sovranità messa oggi pericolosamente a rischio, allorché la riforma fagocita l’Art. 1° della Costituzione.

Francamente è difficile capire da dove iniziare, comunque proviamoci:

-Matteo RENZI: Se io perdo sul referendum, basta politica, me ne vado a casa. Poi con una piroetta ha fatto ammenda:

- Maria Elena BOSCHI: anch’essa ha minacciato di abbandonare tutto e andar via, finalmente. Però prima di lasciar libero il campo dovrebbe accendere un cero grande quanto la Torre Traina alla Senatrice Finiocchiaro senza la quale avrebbe reso ben poco;

-Maria Elena BOSCHI: chi vota NO!, sono quelli come I FASCISTI DI CASA PAUND;

SILVIO BERLUSCONI: Meglio Renzi che 5stelle. Se perde dovrò aiutarlo;

-Vincenzo BOCCIA – Presidente Confindustria: Se vince il NO! è L’APOCALISSE, ci sarà recessione, capitali in fuga, crollo della fiducia;

-Giovanni BAZOLI – Presidente emerito Banca Intesa – San Paolo: se vince il NO! finiremmo in una situazione drammatica di impasse costituzionale;

-Sergio MARCHIONNE: “Sono per il SI. Mercati? Senza morale, limite tra profitto e avidità”

-Piero FASSINO: Se vince il NO! è il BARATRO;

-WALL STREET JOURNAL: Lancia  l’allarme. Renzi? Un incapace che sta trascinando gli italiani nel baratro;

-AGENZIA di RATING FITCH:: Se vince il NO! tutti gli sforzi per la crescita di lungo periodo verrebbero vanificati;

-EL PAIS: anche il giornale spagnolo ritiene che l’Italia potrà subire una crisi nel prossimo autunno quando si terrà il referendum costituzionale;

-THE ECONOMIST: L’Italia preoccupa perché ha una economia molto debole con il debito pubblico al 135% del Pil;

-NEW YORK TIMES: Matteo Renzi rischia anche in caso di vittoria. Sul referendum serve un forte stimolo per l’economia;

-FINANCIAL TIMES: L’Italia sarà la prossima tessera del domino a cadere. Su riforme Renzi rischia come Cameron;

-ALLARME negli STATI UNITI e in GRAN BRETAGNA: il voto referendario sulla riforma costituzionale pesa più di Brexit.  

-IL SOLE 24 ORE, Quotidiano di Confindustria: Ha appoggiato i suggerimenti di Giuliano Amato, che permetterebbero di rinviare il referendum costituzionale all’anno prossimo, tra contenziosi vari sulla formulazione. 

C’è anche chi, senza vergogna, suggerisce a Renzi di inventarsi un altro regalino di 80.100 euro per gli elettori incerti sul referendum costituzionale

Come si può notare quel che preoccupa i poteri forti non è tanto la situazione economica italiana a crescita zero, ma l’assillo che il NO! possa vincere il referendum costituzionale.

Noi saremo pazienti e cercheremo con le nostre idee di spiegare agli elettori le ragioni del NO!, in quanto consapevoli, come diceva Sandro Pertini, “Che dietro ogni articolo della Costituzione stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza. Quindi una conquista nostra e dobbiamo difenderla costi quel che costi”.

                                                                                                          Gianni Giannoccolo  

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