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mercoledì 20 aprile 2016

Le regole (per gli altri però)



Questo è uno dei commenti all'articolo su Lecceprima.it. 
Il fatto: lite fra automobilista e parcheggiatore abusivo, denuncia e multa per il secondo. Tralascio gli altri commenti / immondizia, e cito Umberto Eco "il web dà voce ai cretini". 
Quello citato è però emblematico di una "stranezza"  molto spesso ascoltata e letta, "I vigili pensano solo a multare i divieti di sosta". Quasi il divieto di sosta non fosse una violazione delle regole, quasi parcheggiare in doppia fila utilizzando le luci di emergenza (che si chiamano così proprio perchè dovrebbero indicare emergenza secondo la consuetudine italiana dovrebbero chiamarsi "luci torno subito") fosse normale. Forse sta proprio qui il problema, che decide il livello del "reato"? Se il signore che si firma "presidente" si sente autorizzato a parcheggiare in divieto di sosta, perchè il parcheggiatore abusivo dovrebbe sentirsi in colpa? E perchè il tabaccaio si dovrebbe sentire in colpa se vende sigarette a minorenni?  E potremmo proseguire a lungo ed arrivare fino a giustificare chi porta capitali nei paradisi fiscali perchè è furbetto. Ci sono regole, si debbono rispettare  e basta, al legislatore la possibilità di cambiarle se e quando eccessive, sbagliate o da modificare.   Un divieto di sosta non cambia di gravità se è "solo per pochi secondi" è una violazione, altrimenti utilizziamo lo stesso parametro per le rapine, se durano pochi secondi sono meno gravi di quelle che durano a lungo.
E poi, forzo la mano, il parcheggiatore abusivo molto spesso fa quel "mestiere" per sopravvivere, il parcheggiatore in doppia fila per comprare le sigarette.... 

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