Commenti

Non pubblicheremo commenti anonimi.

venerdì 15 aprile 2016

Eyjafjallajökull

Eyjafjallajökull. Quasi lo scordavamo, pochissimi sono in grado di pronunciarlo qui in Italia, anche di scriverlo, eppure i TG, i giornali e tutti i media furono costretti a portarlo per lunghi giorni nelle prime pagine. Prima pochissimi ne conoscevano l'esistenza, così, come un gigante stanco di essere ignorato, il 15 aprile 2010 nella sua Islanda decise di farsi sentire. Anzi, vedere. Anzi, di oscurare tutto quanto. Il vulcano stanco eruttò una nube di polvere, cenere e fumo che provocò disagi a navi, fece chiudere aeroporti per giornate intere. Regno Unito, Irlanda, Danimarca, Norvegia, Belgio, Francia, Germania, Svizzera, Svezia, Polonia, Estonia, Lettonia, Repubblica Ceca, Austria, Ungheria, Romania e Italia settentrionale vennero "prese in ostaggio" dai fumi che accecavano gli strumenti e le navigazioni. Sene stava fermo fermo, zitto zitto, però c'era... ed è riuscito ad unire veramente l'Europa. 

Nessun commento:

Posta un commento