Interessante l'articolo su Huffingtonpost.
Per essere rigoroso il signor Renzi avrebbe dovuto obbligare tutte le ministre a indossare il chador. E se proprio voleva dimostrare come è disposto a nascondere cultura, tradizioni e costituzione, avrebbe dovuto emanare un editto (visto che agisce da imperatore) per la poligamia.
ph: |
Di cosa ha paura il rais di Firenze? Di cosa si vergogna? Ora è chiaro perchè ha in mente la distruzione della Costituzione e il ponte sulle stretto, per mettersi al servizio di quelli che invidia uno si può anche prostituire! Cretinismo istituzionale, appunto.
Da quando Rohani è salito al potere in Iran (era il giugno del 2013), almeno 2277 detenuti sono stati giustiziati (secondo il dossier dell'associazione "Nessuno tocchi Caino"): nel 2015 le esecuzioni sono almeno 980, il 22,5% in più rispetto alle 800 del 2014 e il 42,6% in più rispetto alle 687 del 2013, i numeri più alti della storia recente dell'Iran. Tenendo conto che i dati, ovviamente, sono quelli di cui si è avuta notizia poiché il governo (portatore di quella "sensibilità iraniana" che stiamo così attenti a non turbare) ufficialmente riporta nel 2015 solo 370 esecuzioni perdendosene quasi il doppio in giro per sbadataggine.
E anche le motivazioni delle condanne a morte lasciano pensare: traffico di droga (632 esecuzioni, di cui solo 178 riportate da fonti ufficiali iraniane); omicidio (201, di cui 122 ufficiali); stupro (56, di cui 50 ufficiali); reati di natura politica (16, di cui 5 ufficiali); moharebeh (fare guerra a Dio), rapina, estorsione e “corruzione in terra” (22, di cui 15 ufficiali). In almeno 53 altri casi non si conosce nemmeno l'accusa. Il tutto con la "sensibile" pratica dell'impiccagione, anche se nel 2013 proprio Rohani ha reinserito la lapidazione tanto per restare al passo con i tempi.
(Fonte: fanpage)
Noi non facciamo vedere i nudi, l'Iran ci fa vedere questo |
E anche le motivazioni delle condanne a morte lasciano pensare: traffico di droga (632 esecuzioni, di cui solo 178 riportate da fonti ufficiali iraniane); omicidio (201, di cui 122 ufficiali); stupro (56, di cui 50 ufficiali); reati di natura politica (16, di cui 5 ufficiali); moharebeh (fare guerra a Dio), rapina, estorsione e “corruzione in terra” (22, di cui 15 ufficiali). In almeno 53 altri casi non si conosce nemmeno l'accusa. Il tutto con la "sensibile" pratica dell'impiccagione, anche se nel 2013 proprio Rohani ha reinserito la lapidazione tanto per restare al passo con i tempi.
(Fonte: fanpage)
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