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lunedì 30 novembre 2015

Leopoldo Asburgo Lorena, granduca illuminato

Johann Daniel Donat, Emperor Leopold II in the Regalia of the Golden Fleece (1806).png

Leopoldo II Asburgo Lorena nacque a Vienna il 5 maggio 1747, morì il 1 marzo 1792. Dal 1765 al 1790 fu granduca illuminato di Toscana. A lui si devono importantissime riforme che trasformarono il granducato di Toscana in stato di primo piano nel contesto europeo. In particolare il 30 novembre 1786 abolì, unico fino ad allora, la pena di morte, seguendo la filosofia del Beccaria.
Da quando, a seguito dell’estinzione dei Medici, prese le redini del Granducato per motivi dinastici, avviò una politica di bonifica delle paludi maremmane, liberalizzò il commercio dei grani e cereali, abolì le corporazioni che di fatto bloccavano lo sviluppo economico (come succede ancora oggi con molti “ordini”), riformò la dogana  rendendola più vicina al commercio e all’interscambio. Non riuscì nell'intento di fare una vera e propria Costituzione in quanto divenne imperatore e dovette spostarsi a Vienna. Soppresse i conventi e abolì i vicoli di “manomorta”, stramba convenzione che rendeva perenne il patrimonio immobiliare di enti ecclesiastici e civili che erano, nei fatti, esenti da imposte di vendita e successione.

La riforma più imponente fu quella giuridica che, oltre a cancellare la pena di morte, abolì il reato di lesa maestà e la confisca dei beni e che è conosciuta come: Riforma criminale toscana o leopoldina.

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