E va bene, si deve tornare alla normalità del dopo vacanze.
L’estate però morde ancora con un caldo soffocante, afoso, appiccicaticcio.
Anche il mare era caldo in agosto, troppo. Ed ora, a settembre iniziato, con la
scuole che forse riapriranno, la calura non molla proprio. Ce ne faremo una
ragione, però mi ha spossato. Turisti spenti vagano dentro la “bomboniera” (al
secolo Lecce, battezzata con quel nomignolo dal suo sindaco che pare l’unico a
non accorgersi dei rifiuti accatastati qua e là) cercando refrigerio e
guardando dal basso verso l’alto i fregi, i palazzi di un passato feudale che
pare non volersene andare, quasi fossimo ancora a quei tempi, quando nel “sedile”
si decidevano decisioni e i sudditi annuivano, se qualcuno osava criticare veniva
forse messo alla gogna nella pubblica piazza. Oggi no, oggi chi critica,
soprattutto se è giornalista, viene attaccato da destra e da sinistra. Ops, da
sinistra no, neppure questo sanno fare i reduci di formazioni che un tempo,
credetemi sulla parola, esistevano.
Quindi termina questa lunga, immensa estate, e noi
aspettiamo il 28 quando, dalle due alle quattro di mattino ci sarà eclisse
totale di luna, e la luna sarà grande, enorme, immensa, sarà così vicina alla
terra che potremo toccarla. E sarà luna rossa come il fuoco (dicono). Ed
aspettando si ricomincia a leggere anche i giornali. Ussignur, passano i mesi e
le notizie sono sempre quelle, crisi economica, immigrati e via dicendo. La
novità è che il PIL cresce e porta ricchezza. La crescita è dello 0,3%, se
aumentano uno stipendio da mille euro di quella cifra diventa di ben
milletrenta euro. Se qualcuno specula milioni di euro il discorso cambia. E il
famigerato PIL è la truffa del secolo, la mia bicicletta rubata che mi
costringe a comprarne una nuova crea PIL, la coda in autostrada fa aumentare
consumi di carburante e crea PIL. Anche un taglio alla mano lo crea, devi
comprare bende e cerotti. E se si provasse a calcolare il FIL (Felicità Interna
Lorda)?
Il colpaccio lo faremo però con gli immigrati, noi in Italia
facciamo così: aumento della tassa per il permesso di soggiorno per i poveri
cristi. Trovatona estiva, persino la Merkel che ci vuole vedere con le pezze al
culo ha detto che forse si sta esagerando. Nel frattempo immigrati irrompono
fortunatamente in Europa da ogni parte dell’Africa e con ogni mezzo. E l’Europa
riscopre il “bel” tempo andato: eleva
muri, ghettizza, incarcera, apre lager (pardon, centri di accoglienza) qualcuno
forse pensa a docce purificatrici? Ah l’Europa, era una speranza, oggi non si
rende conto di essere governata da sciacalli che non hanno capito nulla delle
migrazioni, ma proprio nulla.
Però ci sarà eclissi. Proprio nei giorni in cui Stefàno
prepara valige per emigrare nel PD. Certo che a Lecce trova terreno fertile,
sarà quasi da solo. Pare che il dententore delle chiavi della sede non veda l’ora
di sbolognarle al primo che arriva: “le tieni un attimo? Vado a prendere un
caffè e torno”.
E basta politica, per carità, deprime quasi come l’afa,
anzi, di più. Con l’afa ti butti in mare e trovi respiro e refrigerio.
Quindi, a conti fatti, l’unico appuntamento settembrino
degno di nota sarà l’eclissi di luna, e se sarà nuvoloso malediremo gli dei.
E possiamo così dedicarci in pace allo sport che amiamo, che
so, mangiare parmigiana di melanzane, farci pesche ripiene al forno alla
piemontese. Cose così insomma. Ottimi i piatti leccesi, anche quelli sabaudi
non scherzano però.
Possiamo bere un aperitivo con un ottimo rosato freddo
accompagnato da olive leccine e tarallini, parlando del tempo, dell’età che
avanza, facendo apprezzamenti sulla prorompente bellezza della barista. Cose
che se una femminista legge va a finire che critica e fa un discorso di 45
minuti almeno sulla condizione della donna. E poi si scivola sulle quote rosa e
mi tocca dire che voglio votare una persona (neutro) che stimo al di là del
sesso, dell’età o della prorompenza. E finisce che mi prendo del maschilista e
taccio perché non ho argomenti. Io voterei anche un giovane, però se mi si
propongono il giovanissimo Renzo Bossi e il vecchio Rodotà, non per dire, ma
non avrei alcun dubbio.
Farò una proposta sulle quote bionde, su quelle bianche e
quelle brizzolate. Lo 0.1% per quelli che hanno la r moscia e via dicendo. Così
per dire eh.
Mentre scrivo ho la finestra aperta e mi chiedo come mai
quel “signore” fermo al semaforo ci tiene così tanto a farmi sentire le
tonalità del suo clacson. Bah, mistero.
Camminavo per il corso e praticavo uno sport che amo: ascoltare
i discorsi degli altri che parlano a voce alta camminandoti a fianco. Ho
sentito di tutto: dai problemi con i bambini, a “chissà dov’è il tabaccaio”, a
quello che gesticola da solo ma ha un auricolare e parla di fatture con chissà
chi. E io a chiedermi se le fatture sono quelle delle streghe o quelle che a
volte si gonfiano o sgonfiano per evadere il fisco. E sentivo quelli che "NO TAV" non significa no al freccia rossa a Lecce, ma solo no all' inutile, dannosa e costosa Torino Lione. E chiarezza sia!
Va bene, torniamo normali, da domani vedrò di informarmi
meglio sull’universo mondo, forse da dopodomani, quando calerà l’afa.
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