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I presidenti dell’ A.N.P.I. e dell’ A.R.C.I. di Lecce, assieme ai rappresentanti di altre associazioni, hanno fatto depositare alla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Lecce, un atto di esposto-denuncia in merito alle gravi manifestazioni del 10 maggio 2015 a Lecce in occasione di un pubblico incontro elettorale.
Alla presenza di Matteo Salvini, presente a sostegno della candidatura di Adriana Poli Bortone, così come si evince dalle due testimonianze che indichiamo e da un filmato che alleghiamo all’esposto, un nutrito gruppo di partecipanti si esibiva ripetutamente in un prolungato “saluto romano” al grido: “Duce! Duce!” nella sala dell’ Hotel Tiziano di Lecce. Il resoconto di quella manifestazione sarà facilmente acquisibile dalla Procura grazie anche alle scrupolose informative dei numerosi agenti della Digos presenti in quella circostanza. Così come viene delucidato tecnicamente dal nostro legale, il “saluto romano” e l’inneggiare a Mussolini si configurano come apologia di fascismo in base a numerose sentenze della Cassazione che fanno valere le leggi Scelba e Mancino.
Come associazioni antifasciste diciamo che le “norme transitorie” della Costituzione, quelle che oggi rendono reato l’apologia del fascismo e il tentativo di ricostruzione del partito fascista, andranno rese stabili, vista la risorgente velleità di organizzazioni neofasciste e neonaziste nel nostro Paese.
A.N.P.I. Lecce
A.R.C.I. Lecce
Lecce, 18 giugno 2015
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