Commenti

Non pubblicheremo commenti anonimi.

martedì 6 agosto 2013

Di delinquenti, pizzica e varia umanità

Caldo torrido il 4 agosto 2013. Roba che finire al fresco a molti sembra cosa quasi buona. Se di fresco vogliamo parlare. Strano giorno questa domenica di inizio ferie, le strade sono (dicono alla radio) da bollino nero, viaggiate con prudenza, se potete statevene a casa. Poi passerà. Strani titoli i giornali di oggi, un’associazione di albergatori dice che c’è il tutto esaurito ovunque, un’altra dice che non è vero nulla e che non ci sono turisti. A volte la matematica fa le bizze… sarà il caldo? E’ come la povertà percepita e quella reale. “C’è crisi” “Ci sono i ristoranti pieni”, dicono voci discordanti, ma la crisi c’è o no? Gli alberghi sono pieni o vuoti? E’ come le tasse, tutti dicono che aumentano e ognuno giura  di non averle aumentate, che sono stati gli altri a farlo. Dipende dalla percezione che se ne ha. E sotto il solleone d’agosto qualche centinaio di persone a Roma è in piazza a urlare che lui è innocente come un bimbo. Mah. Soprattutto parlamentari, deputati e senatori, tutti a urlare la rabbia contro la magistratura. Una volta (ma era tanto tempo fa) abbiamo avuto un Presidente della Repubblica partigiano, limpido, puro. Una volta l’Italia è stata culla di Democrazia. Dobbiamo chiederci cosa è successo in questi anni. Funziona così questa Italia, ci sono sempre due versioni di tutto, anche sugli alberghi che non si sa se sono pieni o vuoti, e si che esistono i telefoni, e si che esiste internet. Allora ci si stupisce se uno dice che il collega della banda bassotti è innocente? Macchè. Nulla ci deve stupire all’ombra di un pino marittimo o sotto un ombrellone. Ascoltiamoci un po’ di musica che è meglio, intanto la situazione è quasi drammatica, allora godiamoci quel che resta del giorno. Pietas per i colpevoli, anche per loro, e per coloro che si sono fatti scarrozzare su un pullman (aggratis) da Lecce a Roma a manifestre in cambio (dicono i bene informati) di ben 15 euro a testa. Pazienza, si sono persi un bagno in un mare blu come gli occhi della signora vicina di spiaggia.  E imparo, ascoltando al radio mentre scrivo, che da pochi giorni è passato il compleanno di un grandissimo: Louis Armstrong. Lo ricordo al Festival di San Remo che cantava “Sei bella, bella, bella. Sei grassa, grassa, grassa…”. La radio va e spara fuori dalla sua pancia parole, musica, canzoni. Erano gli anni ’70 del secolo scorso, non c’erano cellulari e forse la TV era in bianco e nero, non ricordo bene. Lui con il suo faccione e il fazzoletto e la tromba mandava in visibilio migliaia di persone. Non vinse, la canzone italiana non poteva consentirlo. E mentre lui cantava, un guitto andava a bordo di navi a fare la corte alle ragazze e a cantare la notte nel night di bordo. Avrebbe fatto strada in futuro, dalle navi da crociera alla corte di cassazione è stata escalation. Armstrong invece è ancora un grande. Estate calda, tempo di sagre, e dopo aver mangiato melanzane o polpo, tutti a ballare pizzica. Beh, ballare è enfatizzare, spesso si tratta di movimenti strambi, personaggi che danzano la pizzica esattamente come in discoteca ballano altro, stessi movimenti, stessi gesti. Ma non importa, quel che conta è ascoltare il ritmo. Pizzica… E meno male che il Salento è anche altro, spesso si ascoltano giovani stupendi, senza tamburelli alla buon’ora, pizzica e taranta sono diventate roba da sagra popolare, ci sono cantautori che leggono un altro Salento, un’altra Puglia. Quella delle sagre è come la pittura delle mostre di infimo livello, paesaggini con l’ulivo, il contadino che zappa, il mare sullo sfondo. Colori perfidi che sono come stilettate, tutti a proporre cpme eravamo, ce ne fosse uno che dipinge il come siamo. “La gggente chiede questo…” dicono, l’impressione è che questo si sappia fare e questo si proponga. Una gelateria che offre solo cioccolato e nocciola venderà solo quelli, e magari la cassiera dalle forme languide e con il sorriso ammaliante dirà “chiedono solo questo”.  

Nessun commento:

Posta un commento