Commenti

Non pubblicheremo commenti anonimi.

martedì 16 luglio 2013

Lega nord e forza nuova unite nella lotta

Dove sta andando la lega nord? E’ un dibattito in corso, purtroppo. Dopo l’uscita di Calderoli sull'italiana Kyenge, ministro della Repubblica (Democratica), dopo le altre uscite da parte di cascami dell’umanità come Speroni, quello con il cappio al posto della cravatta, dopo le imbecillità naziste di Borghezio, sentiamo ogni nefandezza in tutte le TV. Un giovane neoxenofobo, segretario provinciale della lega di non ricordo dove, intervistato dice “la Kyenge? per favore, parliamo di cose serie”. E’ allucinante tutto ciò. Tuttavia non si può credere che sia tutto casuale, anzi, sembra rientrare in un disegno complessivo che potrebbe avere derive assolutamente inedite in Italia. Il partito in verde, che ha conquistato Piemonte, Lombardia e Veneto con la presidenza delle tre regioni, è ora in caduta libera nei consensi elettorali,  i motivi sono molteplici, dal sempre più evidente neofascismo dei loro boss, all'aver dimostrato plasticamente di essere governati da ladroni incivili e semi analfabeti pilotati dai papà loro (leggi Renzo Bossi). I suoi dirigenti esclusi dal governo nazionale  sono il nulla assoluto, snobbati anche dai loro datori di lavoro del PDL che hanno capito che i numeri di questo non partito sono ininfluenti per la vittoria alle prossime elezioni, non a caso Berlusconi si rivolge alle destre estreme e imbarca personaggi  come moplen Santanchè che hanno la verve populista e qualunquista della prima Lega nord e la tensione ideale di Starace. Esiste, fra i verdi, un reale problema di riconquista di consensi, quindi sembrano utilizzare il doppio metro, quello “governativo” del grande nord da una parte e quello della xenofobia dall'altra  questo potrebbe rappresentare uno strumento utilissimo allo scopo, conquistare voti dalla parte più incivile della società. Il problema che le dichiarazioni di alcuni alti rappresentanti di quel partito possano sobillare l’odio razziale e  azioni “diverse” esiste veramente, la mano armata delle destre, quella che brucia un liceo anti omofobo,  per esempio, e quella degli xenofobi potrebbero fondersi prestissimo in una formazione sulla scia di Alba Dorada in Grecia.  Non è un caso che alle parole dell’indecente Calderoli siano seguite dalla contestazione all'italiana Ministro Kyenge da parte di esponenti di forza nuova che l’hanno accolta mostrando dei cappi. Siamo alle prove generali di fusione delle forze di destra estrema in Italia? Il pericolo neonazista incombe quando la crisi morde più forte che mai e in mancanza di forze politiche coese. Lo sgretolamento del PD tutto preso fra correnti e correntine, lo strapotere della parte peggiore del PDL, la ripresa di slogan neonazisti sono segnali inquietanti. Da qui al terrorismo il passo è brevissimo.

Il tutto è ancora più pericoloso in presenza di comportamenti del governo che hanno il sapore amarissimo della stupidità. Si mandano personaggi armati a rimpatriare una donna e un bambino in un paese retto da un dittatore (amico del cuore del pluricondannato Berlusconi), e solo dopo averlo consegnati nelle mani dei loro carcerieri   si dice “scusate, abbiamo sbagliato, possono rimanere in Italia”, mandate il ministro degli interni personalmente a riprenderle per favore. Il danno, la beffa e l’idiozia vanno a braccetto. Roba da Renzo Bossi, altro che da statisti che vogliono cambiare la Costituzione.  Il brodo di coltura degli xenofobi lo sta cucinando questa politica improvvisata, becera, sporca. E’ tutto delirante al punto che uno qualunque può impunemente dire in TV che i tarantini crepano perché fumano troppo. 

Nessun commento:

Posta un commento