Dove sta andando la lega nord? E’ un dibattito in corso,
purtroppo. Dopo l’uscita di Calderoli sull'italiana Kyenge, ministro della
Repubblica (Democratica), dopo le altre uscite da parte di cascami dell’umanità
come Speroni, quello con il cappio al posto della cravatta, dopo le imbecillità
naziste di Borghezio, sentiamo ogni nefandezza in tutte le TV. Un giovane
neoxenofobo, segretario provinciale della lega di non ricordo dove,
intervistato dice “la Kyenge? per favore, parliamo di cose serie”. E’ allucinante
tutto ciò. Tuttavia non si può credere che sia tutto casuale, anzi, sembra
rientrare in un disegno complessivo che potrebbe avere derive assolutamente
inedite in Italia. Il partito in verde, che ha conquistato Piemonte, Lombardia
e Veneto con la presidenza delle tre regioni, è ora in caduta libera nei
consensi elettorali, i motivi sono
molteplici, dal sempre più evidente neofascismo dei loro boss, all'aver dimostrato plasticamente di essere governati da ladroni incivili e semi
analfabeti pilotati dai papà loro (leggi Renzo Bossi). I suoi dirigenti esclusi
dal governo nazionale sono il nulla
assoluto, snobbati anche dai loro datori di lavoro del PDL che hanno capito che
i numeri di questo non partito sono ininfluenti per la vittoria alle prossime
elezioni, non a caso Berlusconi si rivolge alle destre estreme e imbarca
personaggi come moplen Santanchè che
hanno la verve populista e qualunquista della prima Lega nord e la tensione
ideale di Starace. Esiste, fra i verdi, un reale problema di riconquista di
consensi, quindi sembrano utilizzare il doppio metro, quello “governativo” del
grande nord da una parte e quello della xenofobia dall'altra questo potrebbe
rappresentare uno strumento utilissimo allo scopo, conquistare voti dalla parte
più incivile della società. Il problema che le dichiarazioni di alcuni alti
rappresentanti di quel partito possano sobillare l’odio razziale e azioni “diverse” esiste veramente, la mano
armata delle destre, quella che brucia un liceo anti omofobo, per esempio, e quella degli xenofobi
potrebbero fondersi prestissimo in una formazione sulla scia di Alba Dorada in
Grecia. Non è un caso che alle parole
dell’indecente Calderoli siano seguite dalla contestazione all'italiana Ministro Kyenge da parte di esponenti di forza nuova che l’hanno accolta
mostrando dei cappi. Siamo alle prove generali di fusione delle forze di destra
estrema in Italia? Il pericolo neonazista incombe quando la crisi morde più
forte che mai e in mancanza di forze politiche coese. Lo sgretolamento del PD
tutto preso fra correnti e correntine, lo strapotere della parte peggiore del
PDL, la ripresa di slogan neonazisti sono segnali inquietanti. Da qui al
terrorismo il passo è brevissimo.
Il tutto è ancora più pericoloso in presenza di
comportamenti del governo che hanno il sapore amarissimo della stupidità. Si
mandano personaggi armati a rimpatriare una donna e un bambino in un paese
retto da un dittatore (amico del cuore del pluricondannato Berlusconi), e solo
dopo averlo consegnati nelle mani dei loro carcerieri si dice “scusate, abbiamo sbagliato, possono rimanere in Italia”, mandate il ministro degli interni personalmente a
riprenderle per favore. Il danno, la beffa e l’idiozia vanno a braccetto. Roba
da Renzo Bossi, altro che da statisti che vogliono cambiare la Costituzione. Il brodo di coltura degli xenofobi lo sta
cucinando questa politica improvvisata, becera, sporca. E’ tutto delirante al
punto che uno qualunque può impunemente dire in TV che i tarantini crepano perché
fumano troppo.
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