Il vice presidente del Senato è la quarta carica
istituzionale. Presidente della Repubblica, Presidente del Senato, Presidente
della Camera dei Deputati, questa è la scaletta. In pura ipotesi, futuribile e mai avvenuta
anche se non impossibile in assoluto, potrebbe subentrare a sostituire il Capo
dello Stato. Per questo motivo il vice presidente del Senato deve essere
persona specchiata, che riconosce la Costituzione (intanto che la conosce, poi
si vedrà), e deve essere degno di rappresentare l’Italia intera con tutto il
suo bagaglio di diritti, doveri, rispetto per le persone e tutto ciò che
concerne la vita di una Repubblica Democratica. Ora, quando avviene che questo
personaggio indegnamente dice che una cittadina italiana, ministro della
Repubblica, gli ricorda un orango, almeno seimila dubbi sorgono sulla sua
capacità di rappresentare qualcosa oltre il giardino della sua casa.
Soprattutto quando parla di geografie inesistenti e cita territori che hanno il
valore di Topolinia e Paperopoli (che almeno fanno ridere). Tralasciamo i
commenti su Facebook e in rete che si sprecano, giusto per citarne uno che
condivido in toto riporto le parole che ho letto: “un orango è sicuramente più
in alto nella scala dell’evoluzione rispetto a un porco”. Ma queste sono voci
fuori campo, mai si deve dare del porco a una persona come il vice presidente
del Senato. Il porco si fa gli affari suoi, lo xenofobo e il razzista invece
hanno la pretesa di rappresentare il Popolo italiano nel Parlamento e in
Europa. Il porco non danneggia nessuno, né pretende di rappresentare altro che
sé stesso. Insomma, il porco ha una sua dignità. Se pensiamo che questo tizio
quando era ministro (non ci facciamo mancare nulla in Italia) venne invitato
dalle destre leccesi a disquisire di federalismo e gli venne dato, di
conseguenza, un lasciapassare di dignità, il quadro è bello e servito, con
cornice e tutto il resto. Una richiesta ai giornalisti: fino a quando proseguirete
ad invitare, intervistare, ascoltare e dare voce ad un partito che ha questi
figuri al suo interno? Un silenzio stampa generale sarebbe un buon viatico per
spingere queste formazioni a liberarsi dei razzisti e degli xenofobi. Sarebbe
una medicina ottima, che funziona anche per uso veterinario, quindi adatta allo
scopo. Su, facciamo vedere che la stampa è un lavoro serio, farsi insultare da
Grillo e inseguirlo per ascoltarlo non pare così dignitoso, almeno ai razzisti
della lega proviamoci a mettere il silenziatore.
Un’altra domanda ai Senatori della Repubblica italiana: fino
a quando proseguirete a non chiedere immediate dimissioni di questo qui? Le finte scuse al Ministro Kyenge non
bastano, quelle parole sono il DNA dell’individuo E poi mica si è scusato, Ha
detto che stava scherzando, tutto lì. Molta dignità del Ministro invece che ha
fatto sapere, giustamente, che a sentirsi offesi dovrebbero essere gli italiani
tutti. Non è accettabile tutto ciò, la Costituzione è una cosa troppo seria per
lasciarla nelle mani di questi ignobili figuri.
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