Il 26 aprile è anniversario inquieto, fra i tanti eventi ne cito tre in particolare.
26 aprile 1478: Firenze, si conclude la congiura dei pazzi. La
famiglia di banchieri Pazzi voleva mettere fine al dominio dei Medici, congiurò
ed ammazzò Giuliano de' Medici, Lorenzo il Magnifico riuscì a salvare la pelle.
La famiglia Medici in realtà era avvezza ad attentati e congiure e disavventure
di vario tipo: Cosimo venne esiliato, Piero venne quasi fatto fuori in un
attentato, Leone X doveva morire per mano del suo medico pagato dai cardinali
(Ah la storia…), Cosimo I venne quasi impallinato.
26 aprile 1937: Guernica, la Legione Condor durante la
guerra civile che portò il dittatore Francisco Franco al potere, bombarda a
tappeto la città.
Immediata partì la propaganda. Le forze fasciste (appoggiate
militarmente dai fascisti italiani e da Hitler) negarono di avere mai
bombardato. Dall’altra parte si parlava di 1645 morti. Per impedire una reale
conta dei morti, i franchisti, conquistato il potere, bruciarono tutti i
registi.
La Spagna, Repubblica Democratica, era governata da forze di
sinistra che stavano facendo profonde riforme, in particolare quella agraria.
Nel 1936 l’Unione Popolare stravinse le elezioni. I fascisti, capeggiati da
Franco, non subirono la sconfitta alle urne ma, con l’appoggio internazionale e
con l’esercito, fecero fronte con vili attentati (13 luglio 1936) e con la
rivolta delle truppe di stanza in Marocco che fu la scintilla per l’inizio
della guerra civile. L’internazionalismo portò in Spagna molti comunisti,
socialisti e democratici di tutta Europa contro le truppe fasciste di Franco.
Così il Times del 28 aprile 1937: “Il lunedì a
Guernica è giorno di mercato per la gente delle campagne. Alle 16,30, quando la
piazza era affollata, e molti contadini stavano ancora arrivando, la campana
diede l'allarme . Cinque minuti dopo un bombardiere tedesco volteggiò sulla
città a bassa quota, quindi lanciò le bombe mirando alla stazione. Dopo altri
cinque minuti ne comparve un secondo, che lanciò sul centro un egual numero di
esplosivi. Un quarto d'ora più tardi tre Junker continuarono l'opera di
demolizione e il bombardamento si intensificò ed ebbe termine solo alle 19,45,
con l'approssimarsi dell'oscurità. L'intera cittadina, con settemila abitanti e
oltre tremila profughi, fu ridotta sistematicamente a pezzi. Per un raggio di
otto chilometri, tutt'intorno, gli incursori adottarono la tecnica di colpire
fattorie isolate. Nella notte esse ardevano come candele accese sulle colline”.
26 aprile 1986: Cernobil, all’1 e 23 minuti il più grave incidente mai verificatosi in una centrale
nucleare. Il reattore 4 della centrale di Cernobil esplose. Lo scoppio
determinò lo scoperchiamento del reattore. Le cause verranno individuate nelle
profonde carenze da parte del personale, nell’errata progettazione e nelle difficoltà economiche ed amministrative. In particolare c’era la credenza da
parte degli ingegneri addetti, che il nucleare fosse sicuro al punto da non
dover preoccupare. I mancati controlli furono fatali. Una nube di materiale radioattivo arrivò
in ogni parte d’Europa con la sua nube mortale: Finlandia, Scandinavia,
Francia, Italia, Germania, Svizzera, Austria, Balcani, alcune zone degli USA
vennero raggiunte. Un rapporto ufficiale conta 65 morti e 4.000 decessi da
tumori e leucemie da associare al disastro in 80 anni. Greenpeace e il gruppo
dei verdi al Parlamento Europeo contestano duramente questi dati, parlando di
60/70.000 morti almeno nel corso di 70 anni. L’unica certezza è che non si
saprà mai quanto quel disastro sia colpevole delle morti future perché non è
possibile monitorarlo. L’altra certezza è che il nucleare ed il suo utilizzo
indiscriminato non riguardano solo le nazioni che lo usano, ma il mondo intero.
L’Italia è attorniata da centrali svizzere e francesi, qualche sciagurato usa
questo dato per dire che se lo fanno gli altri possiamo farlo anche noi. Bizzarrra teoria veramente.
26 aprile 2013: Italia… Non c’è nulla da ridere.
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