Commenti

Non pubblicheremo commenti anonimi.

martedì 5 febbraio 2013

Le poste italiche e il C.P.O.


In questi giorni molti cittadini leccesi imparano che esiste il C.P.O. – Si tratta del Centro Postale Operativo. Ebbeni si, l’ho imparato anch’io.
Supponiamo che un cittadino acquisti un’auto giapponese, e supponiamo che si evidenzi a pochi giorni un difetto di fabbricazione, il nostro cliente andrà in concessionaria per lamentare il mal funzionamento. Supponiamo che si senta rispondere da un ineffabile e nervosetto impiegato “guardi il problema è di fabbrica, vada a lamentarsi in Giappone…” Il nostro cliente rimarrà a dir poco stupito prima di arrabbiarsi. Però i giapponesi sono persone serie, non fanno queste cose.
Loro no, alcuni dipendenti di Poste italiane lo fanno, eccome se lo fanno.
I fatti: mi reco alle poste centrali con la cartolina trovata nella buca delle lettere, a ritirare 4 raccomandate verdi. La coda è lunghissima, il catasto ed altri enti, spinti dalla vis Montiana alla tassazione, mandano raccomandate a tutto spiano, quelle verdine che quando le vedi ti si chiude lo stomaco, per intenderci. Quindi lo stato d’animo non è propriamente rilassato e sereno. Dopo 30 minuti di diligente coda, chiaccherando con un compagno di sventura, arrivo alla buon’ora allo sportello, l’ineffabile (e un po’ tesa per qualche motivo che mi è ignoto. Mi viene alla mente Paolo Conte “Le donne a volte sai sono scontrose, forse han voglia di far la pipì”) addetta, mi dice papale papale: “guardi, c’è un difetto di compilazione della cartolina che le ha lasciato il portalettere, deve andare al C.P.O. che si trova vicino al sottopasso per Monteroni. Ho già mandato una signora là”. Già il fatto che “mandino” utenti al C.P.O. è bizzarro. Rimango stupito, basito, incredulo e mantenendo una serafica calma oso dire: “veda che è un suo collega che ha sbagliato, e veda che ho perso un sacco di tempo a fare la coda e non ho intenzione alcuna di andare al C.P.O., se avete un problema di comunicazione interno, non è l’utente che deve  farsene carico”. La signora non cela lo stupore per la mia ignoranza. Quale utente non legge nel dettaglio le cartoline e non rincorre il portalettere per le vie di Lecce? Inutile spiegare che se arrivano cartoline è di tutta evidenza che io il portalettere non lo vedo perché sono fuori. La discussione procede con pacata incredulità finchè arriva il capufficio e risolve ogni cosa spiegandomi, a sua volta, che il problema è del C.P.O. a mia volta spiego che il problema è di Poste Italiane, che sia il C.P.O. o il ministro delle telecomunicazioni non mi cale. Comunque riesco ad uscire vittorioso  con le mie raccomandate. Proprio mentre un altro signore si mette a urlare perché sulla sua cartolina c’è uno scarabocchio illeggibile che significa (secondo il capufficio) che la sua raccomandata potrà ritirarla il 6 febbraio.
Benvenuti al C.P.O.- 

Nessun commento:

Posta un commento