Lo chiamavano "il napoletano", Alfonso (Al) Capone si contendeva il mercato degli alcoolici. Proprio il giorno di San Valentino (14 febbraio 1929) la diatriba venne risolta a favore del mafioso italo americano.
Sam Giancana, suo braccio destro, guidò la banda , erano travestiti da poliziotti, fecero una "retata" dei nemici e li caricarono sui cellulari per condurli alla stazione di polizia, il traguardo fu però un garage dove li trucidarono con i mitra. Oltre 50 proiettili in ogni corpo. Al Capone aveva un solidissimo alibi, era a Miami per un processo. Per 40 anni si credette ad un'operazione di poliziotti corrotti, finchè l'unico sopravvissuto, Alphonse Karpis, fece luce sull'accaduto.
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