Domenica (17 febbraio) mattina euforica al President. “Scusi
ma chi arriva?” chiedo al vigile che vigila, “Mi pare arrivi Raffaele Fitto”.
Occasione imperdibile per le decine (forse due o trecento) persone che
affollavano prima la strada poi la sala convegni con parecchie seggiole vuote,
anche se alcuni si assiepavano all’ingresso bloccando il via vai. Il volantino mostra
Berlusconi sorridente che stringe mani ed una scritta “Per abolire l’IMU sulla
tua casa Devi votare PDL”. Ecco servita la campagna elettorale!
Poi iniziano gli interventi, parlano Paolo Congedo, Rocco
Palese, Marti, Raffaele Baldassarre, Paolo Perrone accolto da una standing
ovation, e chiude il cerchio Raffaele Fitto, proprio lui reduce da una condanna
in primo grado che dice fra l’altro “io ho il massimo rispetto per la
magistratura, ma questa contro di me ha tutta l’aria di una sentenza ad
orologeria” traducendo si potrebbe leggere così “rispetto la magistratura
quando si occupa degli altri, se lo fanno con me sono brutti sporchi e cattivi”.
Concetto già lanciato alla platea da Marti: “Condanna arrivata prima delle
elezioni” fatta da una magistratura pilotata (n.d.r.) e ribadito da ogni
intervento precedente. Ah questi magistrati, occorre riformarli, forse mandarli
in riformatorio.
I temi toccati sono esattamente gli stessi da tutti gli
intervenuti.
In primis i sondaggi, la frase ripetuta da tutti allo
sfinimento è “non possiamo citarli, però siamo in rimonta ed in corsia di
sorpasso, un piccolo sforzo e ce la facciamo”. Fitto si spinge a dire che il
Senato è in bilico.
Poi Monti il cattivo che “è la stampella dei comunisti
Vendola e Bersani” .
E ancora Vendola “Ha disastrato (sic) la Regione” “Ha fatto
scempio della sanità” che ovviamente aveva trovato bella, trasparente e
funzionante. “Ha gestito male le differenziate”. Un exursus sulla lotta di
classe che esiste ormai solo il Italia è stato fatto da Baldassarre. Che ha
proseguito dicendo che, (ahi ahi i comunisti), vogliono la patrimoniale
addirittura per (i poveracci n.d.r.) che hanno beni per soli 500.000 euro,
forse stava pensando ai precari e ai cassa integrati?
Ancora il colorito Baldassarre che dice che è ora di finirla
con uno Stato spendaccione, che occorre riformare. E viene da chiedersi dove
diamine è stato il PDL in questi ultimi vent’anni, forse all’opposizione di
governi guidati da ex brigatisti?
Perrone ha sottolineato la grande vittoria a Lecce, unica in
Italia per imponenza, e dell’orgoglio che ora deve essere ribadito con il voto
di domenica prossima. Anche perché “abbiamo un motivo in più per farlo: si
chiama Raffaele Fitto”. “Inoltre” ha proseguito rivolgendosi direttamente a lui
“grazie per la serietà e la forza che dimostri”.
Poi la chiusura con Fitto che promette la restituzione
dell’IMU i cui importi “sono già finanziati dagli introiti dell’IMU stessa che
sono superiori alle aspettative” una partita di giro in sostanza. E poi un
lungo, sperticato elogio a Berlusconi “che non sia credibile in Europa lo
dicono i giornali e i salotti” a loro non risulta affatto. Vabbè, la Merkel
deve farsi gli affari suoi, anche la Francia, anche i paesi nordici, (Putin
però… n.d.r.), e ancora racconta che Silvio ha la forza di un ragazzo, da Bari
a Roma a Milano per la campagna elettorale, sempre sulla breccia. Possiamo non
votare un (vecchio n.d.r.) così? E poi quale Europa? Quella che se la prende
con il meridione d’Italia togliendo finanziamenti? (Meglio i solidi e
meridionalisti leghisti, i concubini di governo che mettono il sud davanti al
plotone d’esecuzione. N.d.r.) Una puntatina la fa anche su Grillo perché
votandolo si poterebbero in parlamento estremisti (di sinistra ovviamente) e No
Tav. Eccoli tutti serviti. Non una parola in nessun intervento sulle mafie,
sull’evazione fiscale, solo ammiccamenti qua e la per i patrimoni da salvaguardare,
neppure di condoni fiscali si è parlato. E’ stato un errore, il pubblico
presente avrebbe osannato. Non una parola è stata spesa per gli ammortizzatori
sociali. Che sia tutta roba da comunisti?
A domenica!
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