Commenti

Non pubblicheremo commenti anonimi.

mercoledì 19 dicembre 2012

Berlusconi da vespa...


Non ho visto Vespa Bruno con il vecchio Berlusconi Silvio ieri sera (18 dicembre 2012). A tutto c’è un limite, mi dicevo. Da vent’anni ci viene riproposto un copione assolutamente identico, quello là che arriva e promette. Ricordiamo solo alcune promesse elettorali: Abolizione del bollo auto, abolizione dell’ICI (questa l’ha fatta veramente e ha ridotto sul lastrico i Comuni), per chi non ricorda ha anche detto che durante il suo mandato avrebbe debellato il cancro e portato la vita media a 120 anni. Per non dire della promessa detassazione delle tredicesime mai mantenuta, il portare le aliquote del fisco a due sole e via dicendo, con scontato attacco alla magistratura che “gli vuole tanto male”. E potremmo proseguire con le gaffes famose nell’universo mondo: “Mister Obamaaaaa”. Da un’intercettazione del 1/1/2008: “ieri sera avevo la fila davanti alla camera, erano 11, me ne sono fatte solo otto…”  Il 2 novembre 2010 :“Meglio essere appassionato da belle ragazze che dai gay…”. il 24 settembre 2003 a Wall Street tentò di convincere imprenditori USA ad investire in Italia perché “ci sono meno comunisti… ed abbiamo bellissime segretarie” nel 2006, in campagna elettorale, si definì “Il Gesù Cristo della politica, una vittima. Mi sacrifico per tutti”.  Ed il suo amore per la Patria era talmente elevato che si trovò a dire in una intercettazione del 13 luglio 2011 “Me ne vado da questo paese di merda”. Il clou lo raggiunse in un’intervista il 10 settembre 2009  “Credo sinceramente di essere il miglior premier che l’Italia abbia avuto in 150 anni della sua storia”.
Non sono favole, non è roba messa in giro da giornalisti comunisti, questo è Silvio da Arcore. Ed io, a due giorni dalla possibile fine del mondo evocata non già dai Maya, poveretti, piuttosto dal mondo stesso che non ne può più di questi guitti, dovrei sorbirmi due ore di sproloqui di un incartapecorito? Ma per favore! Mi rendo comunque conto che un problema esiste veramente per le prossime elezioni, la memoria corta e la forza della compravendita di voti, assieme alle collusioni e agli specchietti per allodole possono funzionare ancora. Ascoltavo due piccolissimi commercianti dire che fra Bersani e quello là voteranno il secondo perché “Bersani vuole mettere la carta di credito per acquisti da 300 euro in su”. Ecco fatto, non c’entra l’Europa che costringe ad ammazzare i poveri, neppure il malgoverno degli ultimi 20 anni, non c’entra nulla l’avere consapevolezza che il prossimo governo italiano probabilmente non potrà che essere un bipartito Merkel / Draghi. Il problema è Bersani con le carte di credito. Questa Europa sembra essere sempre più un enorme bluff  della finanza e dell’economia, quella della politica non esiste. Emblematico il caso dei marò italiani prigionieri in India, colpevoli o meno che siano rimangono un affare strettamente italiano, a differenza dei BOT e dei CCT e dello spread che sono pilotati dalle banche altre, diverse, a differenza dalle tasse che sono imposte dall’Europa.
No, ieri ho messo su una vecchia videocassetta e mi sono visto per la terza o quarta volta “Amici miei” parte terza. Gli amici ormai invecchiati e in casa di riposo che avevano una consapevolezza: di essere vecchi, di essere simpatici e di scherzare sapendo di farlo. 

Nessun commento:

Posta un commento