Ferragosto, cercando negl iscantinati ho trovato questa cronachetta del 2011.
Prima delle festività natalizie è andata in onda su una nota
TV locale, un’intervista a tutto campo all’Onorevole Vincenzo Barba,
trattandosi di personalità di prima grandezza nel panorama politico locale,
abbiamo voluto estrapolarne alcuni passaggi . Da annotare i disinvolti passaggi
dal singolare ad un plurale maiestatis esclusivi, fino ad oggi del Papa e del Divino Otelma (due
che vestono in modo strano) oltre che
l’utilizzo di alcuni interessanti neologismi che daranno filo da torcere a molti
linguisti.
“Lei è gallipolino
DOC?”
“Sono cresciuto e
pasciuto a Gallipoli…”
“Ha un’attività molto
intensa”
“Non sono un grande personaggio, sono solo onnipresente…. Iniziamo una riunione, come succede spesso, a
mezzanotte, siamo carichi di entusiasmo per affrontare nuove situazioni…. Non
sono un grande, siamo imprenditori, come dicono, di prima grandezza….”
“Come Moratti?”
“Moratti è in paradiso, noi siamo in purgatorio…. Noi
abbiamo onestà comportamentale… vogliamo dire la nostra in ogni situazione e
vogliamo essere ai primi posti….”
“La sua è una
famiglia numerosa”
“ Siamo sette fratelli in vita, mio padre ha avuto 11 figli,
non c’era televisione a quel tempo, si
andava a letto presto, mancava anche il riscaldamento, quindi ci si riscaldava
come si poteva... Mio padre commerciava in tutto, la sera alle sette si coricava
e ….”
“Com’era Vincenzo da
piccolo?”
“Da piccolino era tutto casa e chiesa. Proprio un bravo
ragazzo…. Da ragazzino ero ricciolo,
ero l’idolo delle ragazzine di allora…. Anche come chierichetto ero il
prediletto del prete…. Ho sempre praticato ambienti sani….”
“Come è diventato
imprenditore?”
“Nessuno nasce mai papa di Roma, nessuno nasce imprenditore,
io ero molto attaccato a mio padre, mi sforzavo di fare il ragioniere, mi sistemavo
tutti i soldini …. Sono amante dell’ordine, dell’igiene e della simmetria… Stavo
accanto a mio padre, vedevo possibilità di ampliare le attività… Mi
consigliarono di fare traiding, comprare e vendere…. Abbiamo fatto una joint
venture con un genovese e ci siamo fatti coinvolgere… rifiutai l’assunzione in
banca per fare la libera attività… se stavo in banca magari adesso sarei ragioniere
generale dello stato…. Però rifarei tutto quello che è fatto perché
“scaturiente” dall’onestà….
“E la politica?”
“A un certo punto siamo stati coinvolti dalla politica,
quando fui chiamato all’impegno accettai…. Me lo propose l’amico Raffaele Fitto…
quando D’alema si dimise lasciò libero il collegio mi candidai contro Ria, fu
la prima entusiasmante e soddisfacente campagna elettorale, tanti applausi,
tanti baci. Non vinsi però. Dopo pochi mesi si tornò a votare, Fitto mi
richiamò, e mi complimento con lui per come conduce la politica, e mi
ricandidai…”
“Cosa non le piace
della politica?”
“ Non mi piace l’assillo di essere sempre sotto torchio,
sempre in campagna elettorale… Comunque, mai bugie o falsità… A volte quando si
gioca a carte succede, però è un gioco…. A Roma che faccio? Abbiamo pochissimo
tempo, sempre impegni, non ho casa a Roma, costa troppo, girovàgo (accentato
sulla a) in tre o quattro alberghi… Stiamo a Roma dal martedi al venerdi, poi
abbiamo molti impegni nel collegio, io ricevo ogni sabato centinaia di persone
per parlare dei problemi delle loro città. Tantissimi sindaci, assessori,
consiglieri che mi chiedono consigli…. C’è
anche chi mi chiede un posto in banca, questo non posso farlo. Ho un locale che
ho affittato a una banca e tutti pensano che sia la mia banca…. Però non è mia…
Non aiuto mai a livello personale, solo per aumentare il livello della vita di
tutti…Noi lavoriamo per essere in primis in ogni realtà… Io voglio avere il
meglio consentito ovunque, anche nella spesa, vado dal macellaio compro il
filetto che dico io, per esempio….”
“ E’ fidanzato,
onorevole?”
“Non sono fidanzato, siamo signorini, uccel di bosco… La
fidanzata, dipende dal modo di impostazione…. Qualche volta sono andato vicino
al matrimonio, però era prematuro…. Adesso siamo maturi, però deve esserci
l’occasione… Abbiamo desiderio di un figlio, la donna ideale fisicamente però
non c’è… Io sono per le donne composèe. Di un certo carisma. Deve essere
piacevole caratterialmente e fisicamente, prima fisicamente però…. La macicità
è maschile e anche femminile”
“Macicità? Cos’è?”.
“L’uomo deve essere macho, ma anche la donna…. Diciamo che
piaccio alle donne. Come tutti gli uomini abbiamo quella a cui piaci ma non
piace a te…. Per scelta al momento siamo ancora signorini…”
“E il Gallipoli
calcio?”
“siamo finiti nelle mani di uno che non ha le capacità….
Sembrava un americano in vacanza, diceva di milioni, solo a parole….
“È vero che canta?”
“Canticchio. Ad una vecchia fidanzata cantavo “T’amo e t’amerò” di Little Tony.
Quando la lasciai, era innamorata, le mandai un fax (per dirle che era finita,
n.d.r.)… Al cuore non si comanda,
l’amore o c’è o non c’è. L’affezione è una cosa, l’amore un’altra.”
“Quando si sposa?”
“Ci sono molte signorine, uomini e donne che vanno in
depressione perché non si sposano. Io ho una vita sociale intensa. Noi siamo di
quelli che ci provano, siamo invidiati per il nostro modus comportandi. Siamo
ricercati per tutto questo.”
“Prima di dormire a
che pensa?”
“Uso ancora le buone abitudini del chierichetto, faccio il
riassunto della giornata, penso a tutti gli eventi della giornata, anche a
quelli che non sono accaduti.” “ Auguri a tutti per le prossime festività, ma
anche per dopo, altrimenti dopo le feste che si fa?”
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