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martedì 25 ottobre 2011

una risata ci seppellirà?


Non mi hanno offeso Sarkozy e Merkel, quelle risatine erano per lui, quello di Arcore. Nessuno si fida più delle sue parole e delle sue promesse, alla buon’ora. Quello che offende ed è poco dignitoso per tutti quanti è questa Europa delle banche. Due governanti di destra impongono le loro agende a tutti gli staterelli satelliti, a questo siamo arrivati, questa è l’Europa non dei padri costituenti, piuttosto quella di Maastricht. E’ l’Europa delle economie arrembanti piuttosto che di quelle sociali. Possono ridere quanto vogliono del guappo che saltella sui lettoni, è alla frutta come uomo di governo, come persona e come dignità. Non lo è come personaggio più ricco d’Italia che, neppure agonizzante, smette di farsi leggi ad personam, l’ultima quella sulle successioni che privilegiano alcuni figli piuttosto di altri. E le risate sono rivolte a tutti quei parlamentari, nessuno escluso, che hanno votato la fiducia con la convinzione che Ruby fosse la nipote di Mubarak. E noi abbiamo subito, fino ad annichilirci. Siamo in una società che appare impotente di fronte a tanto scempio.
Ora i guasti sono troppi e forse difficilmente riparabili, anche da un governo alternativo, pur fingendo che ci sia un leader e una proposta politica credibile. Voteremo il meno peggio probabilmente, ancora una volta ci affideremo a chi fa del mercato la moneta di scambio con l’Europa dei potenti. Le pensioni, tanto richiamate nell’ultima settimana, sembrano il solo ed unico problema. Voterei per chi dice: “assegno unico per tutti per la pensione”, dove quel tutti significa proprio tutti, le pensioni troppo alte e quelle indegne di decine di migliaia di euro vanno a chi ha guadagnato pacchi di quattrini quando lavorava, quindi non dovrebbe avere problemi di sorta, se ha risparmiato. Voterei per chi dice che le frontiere vanno aperte e chi sta in mare viene soccorso e   aiutato. Voterei per chi dice che la scuola e la ricerca sono il futuro dell’Europa e debbono essere aiutate, che i ragazzi non debbono fuggire da questa Italia indegna e stracciona. Voterei per chi dice che il patrimonio dell’umanità dobbiamo preservarlo. Ad oggi siamo, unici al mondo, commissariati dall’UNESCO che manda esperti a Pompei perché il governo italiano la sta lasciando crollare a pezzi. Da un anno paghiamo accise sulla benzina che dovrebbero andare alla salvaguardia del patrimonio culturale. Da un anno Pompei cade, non sono stati fatti lavori, c’è un solo archeologo a libro paga. Vergognoso, indegno, straccione. Intanto proseguono i lavori delle cosche al ponte sullo stretto, cosche di ogni tipo: costruttori, movimento terra, progettisti e via dicendo. Crolli il ponte prima di nascere e si girino i quattrini altrove, dove servono. Voterei per chi mi dice che un parlamentare inquisito ha i diritti  di tutti gli esseri umani non parlamentari. E che un ministro indagato per collusioni se ne deve andare a casa e difendersi in tribunale.
Voterei per chi dice chiaro e forte che l’Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro e che è indivisibile e solidale.  E voterei per chi dice che l’Europa è quella delle persone, non già delle banche che dettano esclusivamente le misure economiche agli stati membri. Merkel e Sarkozy ridano pure quanto vogliono, non delle persone normali però, lo facciano contro il guappo al governo e  i suoi servitori. Unarisata vi seppellirà, si diceva un tempo, loro stanno ridendo, però rischiamo di venire seppelliti noi tutti da questa Italia stracciona in un’Europa delle banche e dei banchieri. 

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