Non mi hanno offeso Sarkozy e Merkel, quelle risatine erano
per lui, quello di Arcore. Nessuno si fida più delle sue parole e delle sue
promesse, alla buon’ora. Quello che offende ed è poco dignitoso per tutti
quanti è questa Europa delle banche. Due governanti di destra impongono le loro
agende a tutti gli staterelli satelliti, a questo siamo arrivati, questa è
l’Europa non dei padri costituenti, piuttosto quella di Maastricht. E’ l’Europa
delle economie arrembanti piuttosto che di quelle sociali. Possono ridere
quanto vogliono del guappo che saltella sui lettoni, è alla frutta come uomo di
governo, come persona e come dignità. Non lo è come personaggio più ricco
d’Italia che, neppure agonizzante, smette di farsi leggi ad personam, l’ultima
quella sulle successioni che privilegiano alcuni figli piuttosto di altri. E le
risate sono rivolte a tutti quei parlamentari, nessuno escluso, che hanno
votato la fiducia con la convinzione che Ruby fosse la nipote di Mubarak. E noi
abbiamo subito, fino ad annichilirci. Siamo in una società che appare impotente
di fronte a tanto scempio.
Ora i guasti sono troppi e forse difficilmente riparabili,
anche da un governo alternativo, pur fingendo che ci sia un leader e una proposta
politica credibile. Voteremo il meno peggio probabilmente, ancora una volta ci
affideremo a chi fa del mercato la moneta di scambio con l’Europa dei potenti. Le
pensioni, tanto richiamate nell’ultima settimana, sembrano il solo ed unico
problema. Voterei per chi dice: “assegno unico per tutti per la pensione”, dove
quel tutti significa proprio tutti, le pensioni troppo alte e quelle indegne di
decine di migliaia di euro vanno a chi ha guadagnato pacchi di quattrini quando
lavorava, quindi non dovrebbe avere problemi di sorta, se ha risparmiato.
Voterei per chi dice che le frontiere vanno aperte e chi sta in mare viene
soccorso e aiutato. Voterei per chi dice che la scuola e
la ricerca sono il futuro dell’Europa e debbono essere aiutate, che i ragazzi
non debbono fuggire da questa Italia indegna e stracciona. Voterei per chi dice
che il patrimonio dell’umanità dobbiamo preservarlo. Ad oggi siamo, unici al
mondo, commissariati dall’UNESCO che manda esperti a Pompei perché il governo
italiano la sta lasciando crollare a pezzi. Da un anno paghiamo accise sulla
benzina che dovrebbero andare alla salvaguardia del patrimonio culturale. Da un
anno Pompei cade, non sono stati fatti lavori, c’è un solo archeologo a libro
paga. Vergognoso, indegno, straccione. Intanto proseguono i lavori delle cosche
al ponte sullo stretto, cosche di ogni tipo: costruttori, movimento terra,
progettisti e via dicendo. Crolli il ponte prima di nascere e si girino i
quattrini altrove, dove servono. Voterei per chi mi dice che un parlamentare
inquisito ha i diritti di tutti gli
esseri umani non parlamentari. E che un ministro indagato per collusioni se ne
deve andare a casa e difendersi in tribunale.
Voterei per chi dice chiaro e forte che l’Italia è una
Repubblica Democratica fondata sul lavoro e che è indivisibile e solidale. E voterei per chi dice che l’Europa è quella
delle persone, non già delle banche che dettano esclusivamente le misure
economiche agli stati membri. Merkel e Sarkozy ridano pure quanto vogliono, non
delle persone normali però, lo facciano contro il guappo al governo e i suoi servitori. Unarisata vi seppellirà, si
diceva un tempo, loro stanno ridendo, però rischiamo di venire seppelliti noi
tutti da questa Italia stracciona in un’Europa delle banche e dei banchieri.
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