Sono quattro i moduli
che ad oggi ci risulta siano usciti. I primi erano più semplici da compilare:
ci chiedevano (soltanto) di essere a conoscenza delle misure di contenimento
del contagio come da DPCM concernenti lo spostamento delle persone fisiche all'interno di tutto il territorio nazionale, nonché delle sanzioni previste in caso di
inottemperanza, cui seguivano le motivazioni dello spostamento, e la parte
propriamente dichiarativa che fungeva da contenuto della giustificazione.
Il 17 marzo, un ulteriore
aggiornamento chiedeva non solo più di essere a conoscenza delle misure di
contenimento per (evitare il più possibile) gli spostamenti, ma anche di non
essere sottoposto alla misura della quarantena e di non essere risultato
positivo al virus, senza poterlo effettivamente sapere in assenza di tampone
eseguito, (ben) potendo rientrare tra quelli “…asintomatici”; oltre che essere
a conoscenza delle sanzioni (in allora) previste per l’inottemperanza delle
predette misure, configurando il reato contravvenzionale di cui all'art. 650
c.p.
Il 23 marzo è uscito
un altro modulo che, se confrontato, reca oltre all'inizio dello spostamento e
la sua destinazione —solo in termini di spazio e non anche di tempo — una
motivazione rientrante nel novero delle situazioni di necessità scissa tra la
“assoluta urgenza” e la “situazione di necessità” differendo l’una per
trasferimenti in comune diverso, l’altra per spostamenti all'interno dello
stesso comune, con il richiamo dei due DPCM rispettivamente del 22 marzo e dell’8
marzo 2020.
Il 26 marzo esce (si
spera) l’ultimo, attualmente in vigore, disponibile, unitamente alle regole per
gli spostamenti — altrettanto importanti da leggere e sapere — nella pagina del
Ministero dell’Interno. (Fonte: Agenda Digitale).
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Collezione autodichiarazioni |
Dalla tragedia alla farsa il passo è breve. E il governo
Conte, dal punto di vista delle autocertificazioni, ci è arrivato in dieci
giorni netti.
CI sarebbe da ridere se
questa bulimia autocertificativa non avesse conseguenze per una persona
normale. Si parla di multe oltre i 400 euro e fino a 3000 e addirittura di denuncia
penale per errate dichiarazioni.
Nell'ultima versione, oltre che dichiarare di non essere
sottoposto a quarantena, di non essere positivo al virus (omettendo “a mia
conoscenza”, perché, se sono asintomatico e dichiaro di non essere positivo,
dichiaro il falso?), di indicare il percorso da/a per gli spostamenti, occorre
dichiarare di essere a conoscenza delle norme locali in caso di cambiamento di
regione. Se andate dalla Puglia all'Emilia non azzardatevi a fermarvi a fare
pipì in Abruzzo, altrimenti rischiate grosso.
Per gli spostamenti locali invece si fa dura, se esco di
casa per andare in panetteria, poi all'edicola, poi dal tabaccaio, poi al
supermercato, poi a comprare i croccantini per il cane, devo dettagliare il
tutto o limitarmi a mettere “commissioni indispensabili”? In questo caso però
non potrei mettere da / a, perché i negozi sono in 4 vie differenti e va a
finire che se il controllore è pignolo mi denuncia.
E se porto il cane a fare la passeggiata “nei dintorni della
mia abitazione” devo comunque descrivere il percorso? E se il cane da via Battisti
mi scappa in via Salandra? Incorro in denuncia penale se lo rincorro?
Sulla “assoluta urgenza” e “stato di necessità” poi la cosa
si fa bizzarra. Non è l’urgenza anche necessità?
In tutto questo rimane il problema del pensionato che non ha
computer, non ha internet o non ha una stampante. Non può farsi stampare i
moduli perché i negozi sono chiusi. E’ vero che solerti controllori possono
fornirlo e compilarlo seduta stante in presenza del malcapitato che ha comprato
il pane. Tuttavia questa operazione implica la perdita di non meno di 15 minuti
per il controllato e il controllore. Assieme allo stress da controllo
ovviamente. C’è anche la bizzarra alternativa che dice “si può ricopiare a mano
il testo”. Ma l’avete letto? Occorre scrivere mezz'ora citando codici e
codicini.
Data per scontata la necessità di un modulo, non sarebbe
stato più dignitoso per il governo e per i controllati una cosa semplice
semplice e soprattutto unica?
Il rischio è di uscire di casa con il modulo compilato e
scoprire dopo un’ora che il ministro pinco pallino ne ha fatto uno nuovo e
diventare tout Court fuorilegge.
In attesa del quinto modulo!
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