Facebook (ah non ci fosse Facebook) mi fa sapere di prima
mattina anche i compleanni degli amici. Però facciamo la tara, gli amici di Facebook sono tutti amici? A volte, spesso, sono solo più o meno dignitose
conoscenze casuali, quelle persone che magari non si ha mai avuto l’occasione
di guardare negli occhi bevendo un caffè o un bicchiere di vino, ma tant'è,
siamo amici sul social. A volte si condividono pensieri, molto più spesso ci si
ignora con signorilità.
Oggi però è il 18 settembre, e il compleanno che compare non
è uno qualunque, è di Mauro. Chi è Mauro? Difficoltoso e arduo descriverne la
leggerezza, la pacatezza, il pensiero sicuro e caparbiamente determinato, difficile dire di quall'aria vagamente sognante.
In questa mia seconda vita in Salento è stato uno degli
incontri che più mi hanno segnato, accompagnato. Forse, anzi, sicuramente è uno
dei motivi per cui ho potuto scegliere il Salento tralasciandone tutte le
contraddizioni, le porcate, le nefandezze e guardandone le parti migliori,
quelle dell’arte, della poesia, del’ironia. Perché Mauro ama la poesia e l'ironia esattamente come ama la vita, perché ama il teatro e insegna a persone che
hanno qualche disagio come sopravvivere nel mare in tempesta con il teatro e
con la parola scritta.
Perché Mauro è una di quelle persone alle quali penso quando
non riesco a decifrare l’irreale realtà di questi e di altri giorni, mi
arrovello, alla fine, spesso, mi chiedo “chissà che ne penserebbe Mauro”.
E so che la prima cosa sarebbe un sorriso, magari timido, e
poi qualche silenzio pieno di cose dette.
E’ vero, non ci vediamo molto, la vecchiaia mi rende pigro,
però… già, però Mauro c’è.
Auguri Mauro, buona vita.
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