Proposte di legge e interrogazioni parlamentari (euro e
nazionali) si sprecano e indicano chiaramente la vis produttiva dei nostri rappresentanti
nelle istituzioni. A volte ci sono cose che noi, umili esseri umani, non siamo
in grado di comprendere a fondo, però loro lavorano per noi tutti. Ne abbiamo
trovate alcune che sono solo la punta di un iceberg di dimensioni
inimmaginabili. Quelle citate vanno più o meno dal 2012 ai giorni nostri:
Il deputato Luigi
Gallo (m5stelle) lamenta che la scuola pubblica discrimina incomprensibilmente
lo strumento mandolino, non inserito nelle discipline dei licei musicali.
Il senatore Giovanardi, già noto per le crociate contro ogni
momento di libertà individuale, chiese di assegnare il rango di “artigiano” e
non di ”estetista” agli operatori di nail center. Si dovrebbero chiamare,
secondo il senatore omofobo, “onicotecnici”. In effetti era un problema che mi
ponevo da tempo immemore, come mai non esistono gli onicotecnici?
Il senatore Centinaio (oggi ministro all’agricoltura)
propose a suo tempo di introdurre l’obiezione di coscienza per i dipendenti
pubblici che non si riconoscono in festività religiose. In sostanza “chi non
accetta le radici cristiane” è tenuto ad andare al lavoro nei giorni di Natale,
Pasqua e via dicendo, soprattutto gli insegnanti, ovviamente.
Il deputato Gaetano Nastri (fratelli d’Italia) avrebbe voluto
caparbiamente introdurre la raccolta differenziata per le gomme da masticare.
Proposta ritirata.
Il deputato Carlo Sibilia (m 5 stelle) parlava di complotto
dello sbarco sulla luna che, secondo lui, non è mai avvenuto.
Paolo Bernini (m 5 stelle) disse papale papale a Ballarò: «Non so se lo sapete ma in America hanno già
iniziato a mettere i microchip all’interno del corpo umano per registrare… e
quindi è un controllo di tutta la popolazione. Quelle persone che se lo fanno
iniettare non sanno a cosa vanno incontro. Con internet, visto che molte
coscienze si stanno svegliando, queste verità stanno venendo fuori. Infatti col
Movimento 5 Stelle usiamo molto internet e siamo molto coscienti di questa
cosa».
Microchip sottopelle per controllare i cittadini? Più tardi
Bernini aggiustò il tiro e, ovviamente, accusò la trasmissione tv di mala informazione.
In Aula, invece, sempre lo stesso individuo, sostenne la
tesi secondo cui l’attacco dell’11 settembre 2001 al World Trade Center di New
York fu causata da «un lavoro interno». Precisò, «come dicono gli americani, an
inside job». Aggiunse: «Ormai il mondo se n’è accorto». Altro che terrorismo!
Poi la vicenda scie chimiche in cui si denunciano strambi
apparecchi montati sugli aerei per spruzzare elementi chimici non si sa bene
per cosa. Allo scopo si propone un referendum per chiedere agli elettori se
vogliono o meno le scie chimiche. (sic).
La deputata cinque stelle Tatiana Basilio accusando la
Oceanic Atmospheric Adoministration per aver celato la notizia, chiede conto
dell’avvistamento di sirene la cui presenza è segnalata da “prove schiaccianti”.
Ecco, anche lei è regolarmente stipendiata. E chi non è mai incappato in un
paio di sirene nuotando in piscina?
L’europarlamentare leghista legato alla destra estrema
fascista e neonazista, Borghezio ha denunciato a Strasburgo che “governi
occidentali, Nato, Russia e Usa ci nascondono l’esistenza degli alieni”. Ha
affrontato il tema anche su Radio Padania nella trasmissione “Padanismo e vita
extraterrestre”. "Gli extraterrestri ci sono fin dalla notte dei
tempi" (sic)
Eolo, l’auto ad aria compressa “scomparsa”
Il senatore Piergiorgio Stiffoni, della Lega Nord, interrogò
il ministro Bianchi nel 2007 sulla presunta scomparsa dell’auto ad aria
compressa.
“Eolo, l’automobile che funzionava ad aria compressa, che
fine ha fatto? Perchè è stata fatta sparire dalla circolazione dopo che erano
stati installati gli impianti per la produzione?”
Ah se il senatore fosse stato solo in grado di leggere,
bastava cercare online
E per chiudere parliamo di una proposta che definire
bizzarra è solo un sottile eufemismo, Pietro Ichino (PD) presentò a suo tempo
una proposta di legge con “disposizioni per uno sciopero virtuale”. La cosa
consiste nella possibilità per il lavoratore di dichiarare sciopero, però, anziché
starsene a casa, va come al solito a lavorare senza ottenere alcuna
retribuzione per il periodo di sciopero. Geniale veramente, roba che neppure la
ministra Lezzi avrebbe mai osato pensare.
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