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lunedì 4 marzo 2019

proposte di legge e interrogazioni "bizzarre"


Proposte di legge e interrogazioni parlamentari (euro e nazionali) si sprecano e indicano chiaramente la vis produttiva dei nostri   rappresentanti nelle istituzioni. A volte ci sono cose che noi, umili esseri umani, non siamo in grado di comprendere a fondo, però loro lavorano per noi tutti. Ne abbiamo trovate alcune che sono solo la punta di un iceberg di dimensioni inimmaginabili. Quelle citate vanno più o meno dal 2012 ai giorni nostri:

 Il deputato Luigi Gallo (m5stelle) lamenta che la scuola pubblica discrimina incomprensibilmente lo strumento mandolino, non inserito nelle discipline dei licei musicali.

Il senatore Giovanardi, già noto per le crociate contro ogni momento di libertà individuale, chiese di assegnare il rango di “artigiano” e non di ”estetista” agli operatori di nail center. Si dovrebbero chiamare, secondo il senatore omofobo, “onicotecnici”. In effetti era un problema che mi ponevo da tempo immemore, come mai non esistono gli onicotecnici?

Il senatore Centinaio (oggi ministro all’agricoltura) propose a suo tempo di introdurre l’obiezione di coscienza per i dipendenti pubblici che non si riconoscono in festività religiose. In sostanza “chi non accetta le radici cristiane” è tenuto ad andare al lavoro nei giorni di Natale, Pasqua e via dicendo, soprattutto gli insegnanti, ovviamente.

Il deputato Gaetano Nastri (fratelli d’Italia) avrebbe voluto caparbiamente introdurre la raccolta differenziata per le gomme da masticare. Proposta ritirata.

Il deputato Carlo Sibilia (m 5 stelle) parlava di complotto dello sbarco sulla luna che, secondo lui, non è mai avvenuto.

Paolo Bernini (m 5 stelle) disse papale papale a Ballarò:  «Non so se lo sapete ma in America hanno già iniziato a mettere i microchip all’interno del corpo umano per registrare… e quindi è un controllo di tutta la popolazione. Quelle persone che se lo fanno iniettare non sanno a cosa vanno incontro. Con internet, visto che molte coscienze si stanno svegliando, queste verità stanno venendo fuori. Infatti col Movimento 5 Stelle usiamo molto internet e siamo molto coscienti di questa cosa».
Microchip sottopelle per controllare i cittadini? Più tardi Bernini aggiustò il tiro e, ovviamente, accusò la trasmissione tv di mala informazione.

In Aula, invece, sempre lo stesso individuo, sostenne la tesi secondo cui l’attacco dell’11 settembre 2001 al World Trade Center di New York fu causata da «un lavoro interno». Precisò, «come dicono gli americani, an inside job». Aggiunse: «Ormai il mondo se n’è accorto». Altro che terrorismo!

Poi la vicenda scie chimiche in cui si denunciano strambi apparecchi montati sugli aerei per spruzzare elementi chimici non si sa bene per cosa. Allo scopo si propone un referendum per chiedere agli elettori se vogliono o meno le scie chimiche. (sic).

La deputata cinque stelle Tatiana Basilio accusando la Oceanic Atmospheric Adoministration per aver celato la notizia, chiede conto dell’avvistamento di sirene la cui presenza è segnalata da “prove schiaccianti”. Ecco, anche lei è regolarmente stipendiata. E chi non è mai incappato in un paio di sirene nuotando in piscina?

L’europarlamentare leghista legato alla destra estrema fascista e neonazista, Borghezio ha denunciato a Strasburgo che “governi occidentali, Nato, Russia e Usa ci nascondono l’esistenza degli alieni”. Ha affrontato il tema anche su Radio Padania nella trasmissione “Padanismo e vita extraterrestre”. "Gli extraterrestri ci sono fin dalla notte dei tempi" (sic)

Eolo, l’auto ad aria compressa “scomparsa”
Il senatore Piergiorgio Stiffoni, della Lega Nord, interrogò il ministro Bianchi nel 2007 sulla presunta scomparsa dell’auto ad aria compressa.
“Eolo, l’automobile che funzionava ad aria compressa, che fine ha fatto? Perchè è stata fatta sparire dalla circolazione dopo che erano stati installati gli impianti per la produzione?”
Ah se il senatore fosse stato solo in grado di leggere, bastava cercare online

E per chiudere parliamo di una proposta che definire bizzarra è solo un sottile eufemismo, Pietro Ichino (PD) presentò a suo tempo una proposta di legge con “disposizioni per uno sciopero virtuale”. La cosa consiste nella possibilità per il lavoratore di dichiarare sciopero, però, anziché starsene a casa, va come al solito a lavorare senza ottenere alcuna retribuzione per il periodo di sciopero. Geniale veramente, roba che neppure la ministra Lezzi avrebbe mai osato pensare.


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