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mercoledì 23 gennaio 2019

La canzone del bambino nel vento


Canzone del bambino nel vento. Le parole di Guccini per ricordare l’olocausto di allora e forse quello di cui siamo testimoni. “…Ed ora sono nel vento…” Corpi che entravano nei forni, fumo che usciva dal camino. Tutti fermi, un attimo, a fine mese arriva il giorno della memoria e dell’impegno. Tutti fermi, un attimo solo, un pensiero. L’olocausto non deve ripetersi mai. Mai più bambini nel vento per favore. Siamo nei tempi in cui certi fatti non possono e non debbono accadere più, mai più bambini nel vento per favore. Però, già, però neppure in fondo al mare. Stesso olocausto, stessi bambini. La figura del piccolo affogato con la pagella cucita all’interno dei suoi pantaloncini è viva, vivida, inquietante. Proprio come quella dei bambini nel vento di molti anni fa, che a fine mese ricorderemo e qualcuno dirà, mentendo: “mai più”. La pagella, lui aveva bei voti e i suoi genitori volevano che il mondo sapesse, forse. Voleva che fosse accolto con la dignità che spetta ad ogni essere umano. Il tutto proprio mentre due ministri della Repubblica presiedevano all’arrivo di un ex terrorista arrestato in paesi lontani e lo mostravano al popolo come trofeo, proprio come fosse logico ed ovvio che lo Stato facesse non giustizia, ma vendetta. Proprio come il cacciatore ostenta la sua preda, proprio come un dittatore ostenta la sconfitta dei suoi “nemici” prima di farli volare nel vento. Proprio come chi non ha rispetto alcuno per le Persone (maiuscolo), al punto di voler vedere un arrestato “marcire in carcere”. Linguaggio degno di un idiota qualunque, non certo di un ministro. A meno che i due non coincidano. Per questo è difficile che il bimbo con la pagella sia ricordato da questi individui biechi, lividi di rabbia, che chiudono i porti per lasciarlo nel vento. Esattamente come accadde molti anni fa, tanti da vivere, troppo pochi per scordare. 
E ancora oggi navi solcano i mari con sciagurati a bordo, persone che nessuno vuole, perché i porti sono chiusi. L’Europa è solo un sogno, solo quello, siamo di fronte a squallidi personaggi che cercano voti e consenso, ad ogni costo, anche scordando le regole di accoglienza minime, anche a costo di utilizzare metodi disumani. E siamo di fronte a troppe persone che ancora votano questi personaggi, gialli o verdi che siano..


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