La morte è la curva della strada
La morte è la curva della strada,
morire è solo non essere visto.
Se ascolto, sento i tuoi passi
esistere come io esisto.
La terra è fatta di cielo.
Non ha nido la menzogna.
Mai nessuno s’è smarrito.
Tutto è verità e passaggio.
(F. Pessoa)
Si affastellano pensieri e ricordi. Stilettate della
memoria, momenti ai quali non pensi mai perché è inutile farlo, anzi, a ben
vedere non sapevi neppure di avere più. Però al momento giusto eccoli riapparire
in una notte di semi insonnia, uno ad uno. E pensi che nessun computer potrà
mai avere la capacità del ricordo perché è privo di emozioni, è solo un
magazzino asettico di informazioni. Mentre io ricordo da bimbo, quel giorno in
cui mi sbucciai, cadendo, un ginocchio, la mano che mi medicò era vera, calda.
E i pranzi incasinati da rumori e “stai composto mentre mangi”, e risate, hanno
lasciato una piccola emozione che mi porto ancora addosso. E ditelo a un
computer di emozionarsi, o di pensare se razionalmente ha sentore di vita dopo
la morte.
Macchè, ora è finito un ciclo e rimane la vita nel ricordo
di chi rimane, tutto lì. E quando i ricordi sono mille e altri mille allora
puoi volare per lungo tempo su un mare infinito.
Ciao Francesca.
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