
E
a livello locale (in Italia) anni, decenni di conquiste fatte dai lavoratori e
da persone che avevano un forte senso della Democrazia vengono piano piano
vanificate, rese nulle. Un tempo c’era la garanzia di una sanità per tutti, di
pensioni, se pur basse, garantite, un tempo c’era la certezza che dal posto di
lavoro si poteva essere licenziati “per giusta causa”. Oggi apparentemente non
ci sono più posti di lavoro garantiti, le pensioni vediamo in quale stato sono
ridotte, la sanità è in mano o a buoni amministratori, o a delinquenti abituali
chiamati “governatori”, ed è la fornitrice maggiore di mazzete, tangenti,
speculazioni. Roba da criminalità organizzata insomma.
D’altro
canto la scuola, con le riforme ultime che la dicono “buona” è diventata, a
sentire molti docenti, il regno di improvvisati dirigenti che se ne ritengono i
padroni assoluti. Ovviamente non tutti e non ovunque, però il fatto stesso che
alcuni lo possano fare è irrispettoso per il buon senso e per la Democrazia.
A
fronte di tutto ciò vediamo rinascere prepotentemente in tutta Europa, e negli USA, un’ondata di razzismo, nazionalismo,
neonazismo, fascismo come mai avevamo visto negli ultimi 70 anni. E questo
prende corpo anche, ahinoi, fra moltissimi giovani che non hanno più punti di
riferimento chiari. La caduta delle ideologie, da questo punto di vista, è
stata una sciagura epocale perché si è trascinata dietro la caduta delle idee,
dello studio, della conoscenza.
In
Italia soprattutto assistiamo ad un risorgere prepotente di movimenti
neofascisti, i saluti romani a Salvini e l’urlare “duce duce” quando parla, le
uscite naziste di alcuni parlamentari anche europei (Borghezio in particolare),
il leggere che forza nuova non è un club di goliardi, ma un’associazione che
muove milioni di euro trafficando con cliniche dentistiche, vendendo quadri di
Gauguin, facendo nascere e morire società in giro per l’Europa, sono tutti
segnali di un marcio che sta rinascendo e che occorre vigilare costantemente e
sistematicamente perché è un marcio finanziato ed appoggiato da occulti
personaggi. Purtroppo i partiti sono fuori gioco da questo punto di vista, sono
tiepidamente scandalizzati, sono presi dal loro particulare, e, sempre
purtroppo, molti esponenti di questi partiti, giudicano associazioni come l’ANPI
“vecchi strumenti” di nostalgici, senza rendersi conto che il problema è, oltre
che giudiziario, soprattutto politico e culturale. Così non è, e non deve
essere. Il fascismo oggi come non mai si coniuga con xenofobia e razzismo, con
il rifiuto dell’altro (e bene sappiamo come questo rifiuto sia paura del
confronto), con l’omologazione dello straniero al terrorista, del mussulmano
all’integralista. Per questo è indispensabile rafforzare l’ANPI e le
associazioni che hanno come scopo la difesa della carta dei diritti umani,
della Costituzione nata dalla Resistenza, dell’integrazione delle persone al di
là delle loro etnie, del loro credo, della difesa dei diritti alla vita di ogni
essere umano. Per questo salutiamo la Presidenza di Carla Nespolo all'Associazione
Nazionale Partigiani Italiani come momento di proseguimento e rinnovamento di
un impegno costante, duro, chiaro contro ogni forma di fascismo, razzismo,
nazionalismo. E per questo l'auspicio è che si prosegua con più forza e coraggio a rivolgersi ai giovani e giovanissimi, di loro non si può fare a meno, sono indispensabili nuovi partigiani che conoscano la Carta Costituzionale, la storia delle stragi e delle deportazioni, c'è bisogno oggi più che mai "dell'uomo nuovo".
Biografia di Carla
Nespolo:
Nata a Novara il 4-3 -1943 e residente ad Alessandria.
Laureata in Pedagogia. Insegnante.
È stata la prima parlamentare comunista piemontese. Di famiglia partigiana e antifascista. Lo zio ( fratello di sua madre ) Amino Pizzorno ( nome di battaglia Attilio ) è stato vice-comandante della VI ( sesta) zona partigiana, operante tra Piemonte e la Liguria.
Ha ricoperto, sin da giovane, incarichi istituzionali e politici.
Dal 1970 al 1975, consigliere provinciale di Alessandria.
Dal 1975 al 1976 assessore all'istruzione della Provincia di Alessandria.
Dal 1976 al 1983, Deputato della Repubblica Italiana, per due legislature.
Dal 1983 al 1992, Senatore della Repubblica, per due legislature.
Dal 1976 al 1979 e' stata segretaria della commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, presieduta da Nilde IOTTI .
Nelle due legislature successive, sia alla Camera che al Senato, vice-presidente della Commissione Istruzione.
Dall''87 al '92, al Senato, vice-presidente della commissione ambiente.
È stata relatrice della legge per la riforma della scuola secondaria superiore, membro della Commissione di Vigilanza Rai e relatrice di numerose proposte di legge sui diritti delle donne. Ha fatto parte della commissione speciale per la legge di parità uomo-donna nel lavoro.
Ha presentato numerose proposte di legge, molte delle quali sono diventate legge dello stato, come la legge per elevare sino a 35 anni, l' eta' per partecipare a concorsi, nel pubblico impiego; la legge quadro per la formazione professionale e la legge per il decentramento universitario piemontese.
Ha partecipato, tra gli altri, ai lavori parlamentari per le legge contro la violenza sessuale e per l'informazione sessuale nelle scuole. È stata protagonista di importanti battaglie ambientali, come quella contro l'ACNA di Cengio e per la tutela degli animali e firmataria della legge per la tutela degli animali.
Dal 20O4 è Presidente dell'Istituto per la storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Alessandria e dal 2011 è uno dei Vice Presidenti Nazionali dell'Anpi. (da ANPI Nazionale. 3 novembre 2017)
Nata a Novara il 4-3 -1943 e residente ad Alessandria.
Laureata in Pedagogia. Insegnante.
È stata la prima parlamentare comunista piemontese. Di famiglia partigiana e antifascista. Lo zio ( fratello di sua madre ) Amino Pizzorno ( nome di battaglia Attilio ) è stato vice-comandante della VI ( sesta) zona partigiana, operante tra Piemonte e la Liguria.
Ha ricoperto, sin da giovane, incarichi istituzionali e politici.
Dal 1970 al 1975, consigliere provinciale di Alessandria.
Dal 1975 al 1976 assessore all'istruzione della Provincia di Alessandria.
Dal 1976 al 1983, Deputato della Repubblica Italiana, per due legislature.
Dal 1983 al 1992, Senatore della Repubblica, per due legislature.
Dal 1976 al 1979 e' stata segretaria della commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, presieduta da Nilde IOTTI .
Nelle due legislature successive, sia alla Camera che al Senato, vice-presidente della Commissione Istruzione.
Dall''87 al '92, al Senato, vice-presidente della commissione ambiente.
È stata relatrice della legge per la riforma della scuola secondaria superiore, membro della Commissione di Vigilanza Rai e relatrice di numerose proposte di legge sui diritti delle donne. Ha fatto parte della commissione speciale per la legge di parità uomo-donna nel lavoro.
Ha presentato numerose proposte di legge, molte delle quali sono diventate legge dello stato, come la legge per elevare sino a 35 anni, l' eta' per partecipare a concorsi, nel pubblico impiego; la legge quadro per la formazione professionale e la legge per il decentramento universitario piemontese.
Ha partecipato, tra gli altri, ai lavori parlamentari per le legge contro la violenza sessuale e per l'informazione sessuale nelle scuole. È stata protagonista di importanti battaglie ambientali, come quella contro l'ACNA di Cengio e per la tutela degli animali e firmataria della legge per la tutela degli animali.
Dal 20O4 è Presidente dell'Istituto per la storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Alessandria e dal 2011 è uno dei Vice Presidenti Nazionali dell'Anpi. (da ANPI Nazionale. 3 novembre 2017)
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