Dal sito a che gioco giochiamo riportiamo la petizione al Comune di Rimini, operazione che può tranquillamente essere esportata anche a Lecce con le dovute modifiche. Il problema del Gioco d'Azzardo Patologico (GAP) è purtroppo sottovalutato dalla politica, una legge nazionale è attesa, anche se leggendo le prime notizie sembra assolutamente carente per quanto riguarda la pubblicità e la possibilità dei Comuni di imporre orari diversi all'apertura di sale per gioco d'azzardo, resta comunque il fatto che sarà operazione lunghissima, si profilano elezioni anticipate e la legge dovrebbe passare in commissione, alla Camera e al Senato, dovrà subire gli attacchi concentrici di deputati e senatori legati a filo doppio alle cosche e alle lobbies, per cui riteniamo improbabile una sua emanazione rapida. Non scordiamo che Lecce è la "capitale" pugliese delle sale per gioco d'azzardo, ha un numero di slot machine elevatissimo, ha un nero incalcolabile e "governato" da famiglie come quella dei De Lorenzis di Racale che hanno lunghi tentacoli in tutto il Salento e non solo. E non scordiamo che, ad oggi, il Comune di Lecce ha colpevolmente omesso non solo di regonalmentare il gioco d'azzardo, ha consentito la pubblicità del gioco on line sui mezzi pubblici SGM,
ha concesso aperture in deroga alla legge regionale 43 del 13 dicembre 2013 che all'articolo 7, punto 2 prescrive:
2. Fuori dai casi
previsti dall’articolo 110, comma 7, del r.d. 773/1931, l’autorizzazione
all’esercizio non viene concessa nel caso di ubicazioni in un raggio non
inferiore a cinquecento metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da
istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, oratori, impianti
sportivi e centri giovanili, centri sociali o altri istituti frequentati
principalmente da giovani o strutture residenziali o semiresidenziali operanti
in ambito sanitario o socio-assistenziale e, inoltre, strutture ricettive per
categorie protette. L’autorizzazione è concessa per cinque anni e può essere
chiesto il rinnovo dopo la scadenza.
consentendo l'apertura di una sala per gioco d'azzardo a 390 metri dalla scuola Quinto Ennio. Il tutto a ridosso delle elezioni comunali. Ci si chiede se il funzionario non fosse al corrente della legge regionale o se la concessione sia passata per motivi altri a noi sconosciuti.
In sostanza, la politica sembra sottovalutare pesantemente un fenomeno che ha il dovere di governare.
La petizione riminese:
In sostanza, la politica sembra sottovalutare pesantemente un fenomeno che ha il dovere di governare.
La petizione riminese:
Al
Sindaco del Comune di______________________
A
sua Eccellenza il Prefetto di Rimini
Oggetto:
petizione“A che gioco giochiamo?”
I
sottoscritti cittadini residenti presentano alle istituzioni territoriali
competenti la seguente petizione.
L’Organizzazione
Mondiale della Sanità riconosce a livello internazionale che il gioco d'azzardo
patologico (GAP) è una forma morbosa chiaramente identificata.
Il
Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali della Associazione
Americana di Psichiatria DSM-V colloca il Disturbo da Gioco d’Azzardo
Patologico nella categoria delle Dipendenze ed è definito come un comportamento
disadattivo, persistente o ricorrente, che sconvolge le attività familiari,
personali e/o professionali.
Vista:
l'ampia diffusione nel territorio riminese in quanto
è la prima Provincia della Regione per spesa pro capite,
le tante persone e famiglie coinvolte di ogni
estrazione sociale, età, sesso, provenienza, in particolare sempre più giovani
e anziani oltre a chi è già in condizioni di vulnerabilità e difficoltà
economica,
la crescente dipendenza, disadattamento e sofferenza
con rottura dei legami sociali,
la
progressiva povertà anche a causa debiti di gioco che porta degrado,
insicurezza e criminalità nei nostri quartieri e città,
si
chiede di intervenire per
sostenere e promuovere campagne diffuse di
informazione e sensibilizzazione sui rischi e i pericoli derivanti dal gioco
d’azzardo anche in collaborazione con il Servizio Dipendenze Patologiche Ser.T
dell'AUSL Romagna, gli enti del terzo settore e le organizzazioni sindacali del
territorio. Saranno caratterizzate anche per fasce di età e inoltre si
promuoveranno attività per la cittadinanza solidale, per la cultura della
legalità, l’utilizzo responsabile del denaro e la prevenzione dell’usura
coinvolgendo le scuole e i luoghi di ritrovo dei giovani;
non concedere patrocini istituzionali ad iniziative
promosse o finanziate da aziende che operano nel settore del gioco con vincita
in denaro e rivedere gli accordi che riguardano l’autorizzazione della
pubblicità “I giochi del Titano”;
vietare l’accesso tramite la wireless pubblica ai
siti on-line di gioco d’azzardo e rinunciare alle pubblicità di sale gioco o
altre forme di gioco d’azzardo nelle “affissioni comunali”, come già fatto da
alcuni Comuni;
creare una procedura amministrativa che permetta il
coordinamento tra tutti gli enti preposti al rilascio delle autorizzazioni
relative alle attività di video lottery e sale slot;
introdurre specifici limiti all’apertura di nuove
sale slot in aree sensibile del nostro territorio e limitare gli orari di
apertura;
diffondere il marchio Slot free E-R per aumentare il
numero di esercizi commerciali virtuosi, riconoscere e premiare gli esercenti
anche con esenzioni e sgravi, in particolare per coloroche decidono di
disinstallare le apparecchiature per il gioco d’azzardo nel proprio esercizio;
costituire un intergruppo del Consiglio Comunale che deve monitorare lo
sviluppo del fenomeno, prevenirlo ed elaborare proposte trasversali ai gruppi
per contrastarne la diffusione.
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