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venerdì 6 gennaio 2017

Legalizziamola!!!

La cronaca: nelle litoranee leccesi in due operazioni, una il 31 dicembre, una il 4 gennaio, sono stati recuperati alcuni Kg. di marijuana. Pare si tratti di produzione albanese, arrivata con gli scafisti, e pare sia prodotta con semi vietnamiti, decisamente più efficaci di altri. Probabilmente, chissà, con qualche aggiunta di prodotti chimici strambi.
I kg. sequestrati sono stati in tutto 1.270 (abbiamo riletto, si tratta proprio di una tonnellata e 270 Kg. 760 nel primo sequestro, 510 nel secondo) per un valore di mercato di non meno di otto milioni di euro.
Ora la domanda ri/sorge spontanea: che fare dell’oscurantismo proibizionista di giovanardiana memoria? Non sarebbe tempo di mettere in cantina i vecchi rottami della politica (Giovanardi, appunto, Gasparri, La Russa e amici loro) e provare a capire che una legalizzazione (non liberalizzazione, proprio legalizzazione) delle droghe significa banalmente togliere foraggio alle mafie?
Legalizzare deve fare rima con qualità e distribuzione controllate ovviamente. Non significa certo fare come con il gioco d’azzardo in cui arrembanti politici d’assalto (di centro sinistra e destra e con il silenzio assenso dei talebani nostrani) hanno dato alle mafie possibilità di gestire legalmente ciò che prima facevano illegalmente. Basta che paghino il pizzo allo Stato e il gioco è fatto. In sostanza lo Stato deve legalizzare e non deve dare agli spacciatori attuali licenza di vendita.

Così, questione di civiltà e senso civico. Solo questo.

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