Lia Di Feo su Contropiano scrive un interessantissimo e disilluso omaggio a Fidel, ne evidenzia ombre, molte e luci, molte. La vulgata delle destre italiane, ma penso non solo italiane, a partire da Salvini arrivando fino a Saviano, dicono di terribile dittatore. Ombre, si diceva, è vero, ci sono stati molti incarcerati per reati di opinione. E' vero, gli omosessuali erano repressi. Altrettanto vero è, come dice la Di Leo, che a Cuba c'è il pride, che la prevenzione all'AIDS è descritta con la foto di due omosessuali che si baciano. Altrettanto vero è che, come diceva Fidel stesso, "milioni di persone dormono senza un tetto nel mondo, a Cuba questo non avviene". Ombre e luci insomma. Certo, non è la democrazia che sogniamo, quella delle libertà per tutti e ciascuno, certo è anche, però, che nel mondo detto primo si crepa di fame, che la globalizzazione massacra e porta malessere, a Cuba forse si mangia poco, però si mangia. E da quel che leggiamo degli altri paesi centro americani, molto meglio nascere e vivere a Cuba piuttosto che in Salvador, Guatemala o altrove, in quelle lande dimenticate da Salvini e Saviano.
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