Il prossimo 28 settembre sarà notte per stare svegli, la
luna sarà grande e verrà eclissata completamente, la terra si frapporrà fra lei
e il sole. Non sarà evento banale, la luna sarà alla minima distanza dalla
terra, sarà notte di sogni ad occhi aperti, notte di decisioni, di amori,
rabbie, sguardi tesi verso l’infinito e il finito, sfiniti sguardi. Sarà una
notte senza le bruttezze dell’impossibile vero che incombe, a quelle si penserà solo quando la luna
riprenderà il suo splendore chiaro.
Non dovrà essere notte come altre notti,
dopo l’afa assassina dell’estate trascorsa boccheggiando, dopo le prime piogge,
dopo amori consumati nell’acqua del mare o nei meandri dei pensieri o di voli
senza meta, sognando prati verdi e frescura. Pensando che in fondo la vita ci
ha dato tanto e noi abbiamo dato poco alla vita, che in fondo è valsa la pena vivere
nonostante tutto. Il 28 settembre sarà tempo di pensieri, favole, fole. E se ci
saranno nubi a coprire la magia poco importa, noi la luna la immagineremo, la
sogneremo, la vivremo. Canzoni tristi e vino rosato fresco di frigorifero. Sarà
la notte in cui torneranno alla mente amici che camminano verso quella luna
tenendosi per mano, perché hanno scelto di scegliere, vecchi e meno vecchi, ragazzi.
Sarà un autunno tiepidamente dolce, disteso fra mille
pensieri, con le parole che non sapranno uscire, con il passato che incomberà
come i ricordi di una notte al bar a parlare di Dio e della vita, bere un
bicchiere di vino e sognare un biglietto per chissà dove.
La signora urla nel nulla mentre i tasti rincorrono parole e
pensieri.
Camminavo per le vie assolate cercando fili d’ombra, fra
palazzi arroventati e fieramente ricoperti di fregi scultorei, il barocco che
incombe e che è l’esteriorità, il trionfo del troppo. Camminavo lentamente
pensando fino a quando poteva proseguire questo cammino nel mondo dell’assurdo.
Sotto il sole, e anche dopo li pensavo,
gli amici, mentre il barista mi serviva una birra ghiacciata scambiando poche
parole tipo “come va?”. Banalmente
cercavamo il dialogo, anche quella è vita.
Fino al 28 settembre, pensavo, si arriva con
tranquillità, è qui dietro l’angolo. E’ bello avere una data da raggiungere, ti
da un senso di serenità e una piccola certezza. Il 28
settembre sarà luna immensa, grande, bella, scura. Sparirà come per incanto,
riapparirà poco dopo. Poi si potrà pensare di ri/partire, ri/cominciare. Raggiungere per conoscere. Diceva qualcuno che il silenzio non esiste. Si fece
rinchiudere in uno speciale scafandro isolato acusticamente da tutto, quando ne
uscì disse “sentivo battere il mio cuore”. Neppure il buio assoluto esiste, gli
occhi, piano piano, si abituano. Lo
stesso quando ti immergi nel mare ed apri gli occhi, vedi, offuscato ma vedi. I
pesci, il sasso più chiaro… E sei immerso in un ovattato silenzio, strano,
amniotico. Sensazioni forse ancestrali, legate ad un passato remoto che non sai
ricordare consciamente ma che forse ti facevano intuire serenità o tensioni di
chi ti portava, e i suoi dubbi e, forse, quel rancore non detto e la vergogna
per quella gravidanza in età adulta, mai cercata. Sentivi battere il tuo cuore.
E forse comprendevi che non dovevi disturbare irrompendo nella vita, ma
entrarci in punta di piedi. “Che bel bambino… Come è calmo… Non si sente mai…”
Fatevi sentire, urlate, squarciate i silenzi! Aspettate con ansia eclissi di
sole e di luna, arrabbiatevi, incazzatevi, siate fieri della vostra prorompente
intelligenza. Arriveranno i tempi in cui ci sarà civiltà anche in questo mondo
grazie a voi.
Intanto guardatevi albe e tramonti, dormire è tempo perso, e
guardate eclissi e commuovetevi, spaccate cuori freddi o lasciateli perdere.
Chi non si commuove di fronte ad un’alba o a un tramonto è un imbecille! E’ uno che non cambierà mai il mondo. Eggià,
aspettiamo il 28 settembre, poi ognuno esprima un desiderio… chi vuole voli! E
benvenuta eclissi di luna, la più imponente!!!
p.s. l'eclisse sarà dalle tre alle quattro di mattina... Note lunga.
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