Faceva notare l’amico Pierpaolo Tarsi in un bell’articolo su
Fondazione terra d’Otranto come sia difficile diventare noti senza avere avuto
almeno un passaggio nel basso Salento. Negli ultimi mesi abbiamo letto che la
Cristoforetti, prima donna astronauta italiana, è stata a Galatina a imparare a
volare. Dopo di lei una notizia più triste, però il personaggio è, ahinoi,
noto. Il medico di Emergency colpito da ebola è stato lui pure a Galatina, in
ospedale però. I giornali salentini non possono che fiondarsi su queste notizie
quasi a dimostrare l’imprescindibile salentinità dell’umanità intera. Ma forse
non sanno che Adriano Celentano una volta mangiò una guantiera di pasticciotti
regalatigli da un fan. Senza quelli sarebbe a mendicare nella via Gluk forse.
Anche il nobel Dario Fo ben otto volte (cosa che lo lanciò nella corsa
all’ambito riconoscimento) pronunciò la parola “Salento”. Ah questi giornalisti
che si lasciano sfuggire queste chicche, non ci sono più i reporter di una
volta!
C’è tuttavia una salentina DOC che è assurta alle cronache
internazionali e, chissà perchè, nessuno sembra volerne parlare, nessuno è profeta in patria
evidentemente.
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Umberto e la sua badante, Rosi Mauro da Squinzano |
Nata a San Pietro Vernortico e cresciuta in quel di
Squinzano, dovette emigrare a Milano. Buona lavoratrice, divenne sindacalista
UIL, nel 1990 il colpo di fulmine con l’elevata ideologia e la filosofia più
eccelsa, Rosi Mauro passò al SinPa (Sindacato Padano), la sua ascesa nella lega
targata Bossi fu folgorante:
1993: consigliere comunale a Milano.
2005: consigliere regionale in Lombardia.
2008: Senatrice della Repubblica e vicepresidente del
Senato.
2010: Incarichi nella lega nord Emilia e Liguria.
2011: Presidente della commissione lavoro dell’arcinoto
Parlamento del Nord.
2012: Espulsa dalla lega da Roberto Calderoli.
2012: Fonda il movimento “Siamo Gente Comune”, assolutamente
ignorato dalla cronaca, dagli elettori e, tutto sommato, da chiunque non si
chiami Mauro di cognome.
In tutti questi anni è diventata ufficialmente la badante di
Umberto Bossi, dopo malattia che ha peggiorato la sua già precaria situazione
intellettiva, il capo della lega fu messo dal “cerchio magico” che lo
proteggeva, nelle mani della Mauro. A carico della salentina si è concluso un procedimento
giudiziario per spese pazze alla regione Lombardia. E’ pure stata prosciolta
per l’affaire Belsito, il tesoriere del partito di Bossi e Borghezio, quello
che investiva quattrini in Tanzania. Non è stata sicuramente estranea al commercio di lauree fasulle albanesi per il pupillo di casa Bossi, tal Renzo.
Bene, ora giustizia è fatta, mentre l’astronauta e il medico
in Salento ci sono solo passati di sfuggita e per caso, la Mauro è salentina a
tutto tondo.
Ehehe ottima risposta Gianni! Chapeau!
RispondiEliminaPier Paolo