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giovedì 4 luglio 2013

Jonesco, Perrotta, cozze patelle e varia umanità

SIGNORA SMITH […] È stato solo dopo la morte di lui , che si è potuto sapere con precisione chi fosse l’uno e chi fosse l’altra. Tuttavia, ancor oggi, c’è gente che la scambia per il morto e le fa le condoglianze. Tu la conosci?
SIGNOR SMITH Non l’ho vista che una volta, per caso, al funerale di Bobby.
SIGNORA SMITH Io non l’ho mai vista. È bella?
SIGNOR SMITH Ha tratti regolari, eppure non si può dire che sia bella. Troppo alta e troppo massiccia. I suoi tratti non sono regolari, eppure la si potrebbe dire bella. È un po’ troppo piccola e magra. È insegnante di canto. [1]

E basta parlare di politica, non se ne può più. Anche se, diciamolo, è tanto comodo, ti invitano a farlo, neppure Jonesco avrebbe saputo concepire tanto scempio del verosimile.
E’ diventato tutto surreale. Quando un gruppo di dirigenti dice “Senza B. le elezioni le perdiamo” significa, papale papale, che loro non valgono una cippa, e che il partito è B.
Quando una senatrice dice che forse il suo capo ha sbagliato, Grillo, novello Briatore, la caccia dal partito (“mi hai deluso, tu sei fuori”) perché senza di lui gli eletti non contano una cippa.
Quando un partito decide di votare un presidente della Repubblica e 101 lautamente stipendiati dagli elettori votano contro, vuol dire che quel partito non c’è.
Altro che Jonesco, neppure Freud riuscirebbe a venirne a capo.
No no, basta per carità, oggi almeno parliamo d’altro, che so, diciamo che non ci sono più le mezze stagioni, o del risotto alle arance, oppure, diciamo di Mario Perrotta che porta in giro Ligabue “Dam un bes” (dammi un bacio), e il bacio non arriva.  Già, Mario Perrotta occorre farlo tornare a Lecce, perché non scordi il gelo dell’accoglienza. Ricordo, all’anfiteatro Romano eravamo in pochi ad ascoltarlo.
Oppure parliamo del mare. Ecco, il mare evoca nascita. C’è chi mette albe e tramonti su facebook, preferisco le albe, evocano più speranze, poi accendo la TV e la certezza di rinascita va a farsi friggere assieme alle polpette. E si che il mare a volte è ricco di pensieri che nuotano. Quanta gente si ferma a guardarlo? Chissà a cosa pensano. A proposito di mare, ci sono cozze patelle a volontà in questi giorni, quando ancora pochi sono andati a fare il bagno perché (ci siamo) mancano le mezze stagioni e l’inverno lascia il posto all’estate. Ci sono signori panzuti, signore con improbabili mise, ci sono bimbi che pescano con il retino e ragazzi con capelli tagliati in modo strambo, pelati fino a un certo punto, poi cespugli informi. Almeno una volta c’erano i capelloni ed era tutto più chiaro. E poi c’è lui, a pochi metri dagli scogli, un catamarano incredibile, sta lì da due giorni, deve essere costato una fortuna, ma allora perché uno si compra cotanta barca e sta fuori dal porto per due giorni per rientrarci la sera? Mah! Poi passo in piazzetta, discussione animatissima su una panchina “si che i giudici sono politicizzati” “però da vent’anni non fanno niente per noi, chi lo vota quello?” “chi vota B. non è ignorante, sia chiaro” Mah. Meglio il mare, almeno lui si muove sempre, almeno quando si incazza, lui, lo fa veramente. E poi non fa neppure il bunga bunga, “mare premier” urleremo in futuro? Oggi leggo il giornale, una ragazza di Bologna, commercialista, trovata nel freezer, sospettatissimo il convivente che è stato rintracciato in Sardegna. Neppure un giornale che titola: “italiano sospettato”, Borghezio docet. La lega nord non scenderà in piazza contro gli assassini. La commercialista bolognese è un po’ meno morta delle donne ammazzate da immigrati.
“Penso che il cervello sia l’anima. Non credo alla vita dopo la morte…” “Bisognerebbe insegnare valori comuni a credenti e non. Soprattutto bisognerebbe imparare a dubitare, ad essere scettici…” Grazie Margherita Hack, laica, non credente, astrofisica riconosciuta nel mondo intero.
Abbiamo perso la capacità a dubitare? Quella di indignarci l’avevamo già seppellita da tempi immemori. Quando muore per fame un bimbo ci dovremmo indignare, una volta ogni otto secondi. Quando si comprano F35 chiamandoli strumenti di pace dovremmo indignarci. Quando un politico dice che un ministro è immondizia negra dovremmo indignarci. Quando un pluricondannato vuole fare il primo ministro dovremmo indignarci. Invece nulla succede, è tutto normale. Almeno sentiamoci un pochettino a disagio.  
A Castro marina i lavori vanno forte, dopo quattro anni dal crollo (colposo?) di un’ala del palazzotto d’epoca nella piazzetta, finalmente si ricostruisce. Nulla sarà come prima.  

SIGNORA SMITH  Lo yogurt  è  quel che ci vuole per lo stomaco, le reni, e l'appendicite e l'apoteosi. Me l'ha detto il dottor Mackenzie-King, che cura i bambini dei nostri  vicini,  i Johns.  E' un  bravo medico.  Si può aver fiducia in lui.  Non ordina mai dei rimedi senza  averli  prima esperimentati su di sè. Prima di far operare Parker, ha voluto farsi  operare  lui   al fegato, pur non essendo assolutamente malato.
SIGNOR SMITH  Come si spiega allora che il dottore se   l'è cavata, mentre Parker è morto?
SIGNORA SMITH Evidentemente perchè sul dottore l'operazione  è riuscita, mentre su Parker no.
SIGNORA SMITH       Perchè?
SIGNOR SMITH  Un  medico coscienzioso dovrebbe morire  insieme con  il malato, se non possono guarire assieme. Il comandante di una nave perisce con la nave, nei flutti. Non sopravvive mica.SIGNORA  SMITH      Non si può paragonare un malato ad una nave.
SIGNOR  SMITH       E  perchè no? Anche la nave ha le sue  malattie; D'altronde  il tuo medico è sano come un  pesce; ragione  di più, dunque, per perire  assieme  al malato come il dottore con la sua nave. [2]

Eggià, l’inverosimile vero, il paradosso diventato quotidianità.
  






[1] Da “La cantatrice Calva” di Eugene Jonesco
[2] Ib

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