Arturo Toscanini |
Arturo Toscanini fu un fascista della prima ora. Entrò
entusiasta nei fasci di combattimento, tranne che uscirne schifato pochi mesi
dopo, avendo compreso di cosa si trattava. Il 14 maggio 1931 era in programma a
Bologna un concerto in memoria di Giuseppe Martucci, già direttore dell’orchestra
bolognese. Arturo Toscanini avrebbe dovuto dirigere. C’era un particolare, lui
rifiutava di eseguire, come prassi voleva, l’inno reale e Giovinezza all’inizio
del concerto. Prima della serata venne aggradito e schiaffeggiato ad un ingresso laterale del teatro. Alla serata avrebbero dovuto essere presenti
Ciano ed Arpinati, due pezzi grossi del regime fascista. Studi dell’ultima ora
ipotizzano che si fossero astenuti dal partecipare al concerto proprio per
evitare incidenti che tuttavia ci furono. In particolare Leo Longanesi vantò l'esecuzione materiale dello schiaffo. Toscanini, dopo quella serata,
abbandonò l’Italia alla volta degli USA. Che non fosse un arrivista o un
politico è ampiamente dimostrato, intanto possiamo dire che, nonostante la sua
direzione de l’Internazionale negli USA, fu sostanzialmente un conservatore, in secondo luogo, per dire della sua non appartenenza, ricordiamo
che nel ’46 rifiutò la nomina di Senatore a vita.
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