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mercoledì 17 aprile 2013

Premiato Autosalone Sant'Oronzo




E se Sant’Oronzo alla buon’ora si inalberasse?  E se abbassasse sconsolato la mano benedicente e dicesse “Sapiti cce 'ncete moi? M'ati straccatu,nun de pozzu 'cchiui 'ddaveru,anzi,mo' pigghiu la culonna mia suttarazzu e la mintu 'ntorna allu postu sou,a Brindisi,e me mintu cu 'bbenedicu 'ddrai”.
Ulivi in BMW
Eggià, su quella piazza che dovrebbe essere il biglietto da visita della città si vede ogni cosa: dalle colate di plastica bianca dei gazebo, ai comizi, a parcheggi permanenti seminascosti da vasi con piante, sul cartello che regolamenta la sosta c’è scritto che sono riservati al Comune (ma il Sindaco non trova uno straccio di garage?), però dopo una certa ora diventano parcheggio esclusivo di alcuni cinquestellati  (non quelli di Casaleggio) hotel in zona, poi Taxi che stazionano sotto al Sedile ad aspettare turisti stanchi quasi Lecce fosse tutta lì, quasi non ci fosse un posto a cento metri per creare un posteggio taxi.
Di fatto Sant’Oronzo e la sua colonna sono  isolati dal centro storico da una via a traffico sostenuto, e sì che dovrebbe essere un tutt’uno, e sì che dovrebbe essere una bomboniera. Mah, quando poi ci arrivi in questi giorni è l’apoteosi del travaglio commerciale e turistico, questa mattina il Santo sembrava scorato a vederlo da sotto, forse si stava preparando a sedersi, ad appoggiare la testa sulle mani come il pensatore di Rodin e probabilmente dire: “Mo' puru quistu aggiu 'bbidere”
Si sta inalberando
Sotto fanno bella mostra ulivi secolari in vaso, pare di guardare i leoni allo zoo, prigionieri in gabbie anguste, gli ulivi invece li portano di piazza in piazza. “Se io non vado dagli ulivi, gli ulivi vengano da me”.  Non diciamolo, altrimenti qualcuno ci pensa veramente, in Piazza Duomo mettiamo una bella piscina con acqua salata, quattro sassi, e facciamo vedere ai turisti il mare del Salento. Qui si trattano i turisti come in un vecchio modo di dire dalle mie parti: il papà senza quattrini che diceva al figlio “se stai bravo ti porto a guardare quelli che mangiano il gelato”.
Autosalone del santo
E per fare il pieno, alla faccia del Santo, al bordo dell’ovale hanno messo un bel gazebo (di plastica bianca, ovviamente) con il logo BMW e quattro auto per ricchi, nuove di pacca, da provare per chi lo volesse. “Premiato autosalone del Santo”.  Comunque per tentare di consolare Oronzo sulla colonna, gli ho lasciato un postit attaccato: “Lascia perdere, in fondo sei fortunato, se poco poco li compravano di misura normale, anziché maxi, facevano passare i filobus anche da qui e ti attaccavano sotto i piedi una ragnatela di fili. E ringrazia che ancora non hanno affittato l’anfiteatro per fare come Piazza Palio. Pecunia non olet”. Al momento dobbiamo manifestare ogni solidarietà con il Primo Cittadino, quei mille euro spesi per una cena con il Silvio proprio non gli vanno giù.








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