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venerdì 9 novembre 2012

La notte dei cristalli

Sinagoga distrutta

In Germania ha avuto molti nomi: Reichskristallnacht, Kristallnacht, Reichspogromnacht, Novemberpogrom. Da noi in Italia si chiama Notte Dei Cristalli. Era la notte fra il 9 e il 10 novembre 1938, oltre 7.500 negozi di ebrei quasi tutte le sinagoghe vennero distrutti, molti dati alle fiamme, imprecisato il numero dei morti per mano dei nazisti e suicidi, oltre 30.000 gli ebrei deportati a Dachau, Buchenwald e Sachsenhausen. Molti furono poi liberati dopo essere stati derubati di ogni loro avere. Nessun criminale venne mai processato. Il nome di notte dei cristalli deriva dalle vestrine infrante. Due giorni dopo, il 12 novembre, Hermann Goring coordinò i lavori per “le politiche statali nei confronti della popolazione ebraica”. Il risultato fu l’espropriazione sistematica, l’allontanamento da cariche pubbliche e altre nefandezze che portarono in poco tempo alla tragedia del lager.
negozio gestito da ebrei


La ricorrenza cade proprio a pochissimi giorni dai funerali di un capo fascista salutato dai suoi militi con mani tese e urla che inneggiano al fascismo, e dei politici che hanno portato il loro cordoglio. E cade in un periodo cupo per la storia della Repubblica che vede esponenti di partiti politici fortemente protesi a rivendicare appartenenze che di democratico hanno ben poco, ricordiamo le frequentazioni con i neonazisti francesi di tal Borghezio, i saluti romani della Polverini e le diffuse rivendicazioni di arianità di alcuni partiti (in particolare uno in verde) al governo fino a pochissimi mesi fa. Riprendere le fila della storia e ricordare è indispensabile, giusto per non ricaderci.

   


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